“Ciao amore mio, non so dove sei, non so cosa starai facendo. Forse sei su quella nuvola che era su di me quella sera quando correvo per far volare la tua lanterna. O forse sei qui accanto a me… Sì, sono sicuro che sei qui con me. Abbiamo lottato insieme in questo anno complicatissimo”. Inizia con queste toccanti parole la lettera che Davide Nicola, allenatore del Crotone, scrive al figlio Alessandro, scomparso in un incidente nel 2014.
Il Crotone, la squadra che è riuscita nell’impresa di restare in Serie A all’ultima giornata di campionato. E il tecnico non dimentica di scrivere al figlio, dedicandogli in qualche modo questa conquista: “So che tu ci sei sempre stato lì con me. Sei riuscito con la tua energia a darmi la forza di lottare e continuare a inseguire l’impossibile. La perseveranza è ciò che rende l’impossibile possibile, possibile il probabile, e il probabile certo. Ale, questa non è la mia vittoria, ma la nostra, proprio come quella promozione in A del Livorno. Avrei voluto gioire con te, guardare i tuoi occhi e il tuo sorriso, prenderti per mano e insieme correre e festeggiare. Tutto questo è solo per te e ogni mia conquista è la tua, ogni mia vittoria sarà la tua, ogni mio sogno sarà anche il tuo. Voglio che il mio cuore continui a battere per te e tu possa vivere ancora attraverso me. Le sei perfezioni: generosità, disciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e conoscenza trascendente”.