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Last minute e low cost: come organizzarsi un viaggio in Bulgaria

Una vacanza in Bulgaria, anche pensata all'ultimo momento, è davvero economica. Per questo weekend lungo, per esempio, si trovano ancora voli a/r sui 50 euro e sistemazioni in albergo o in un piccolo appartamento a 30-40 euro in due o tre persone. Mangiare, poi, non ne costa più di 10. Ecco allora tutte le indicazioni per trasporti e alloggi, con una idea di itinerario per non perdere il festival delle rose di Kazanlak

Testo di Elena Bianchi

INDICAZIONI GENERALI

Dormire
In Bulgaria si spendono fra i 20 e i 60 euro in camera doppia (o appartamentino per 2-3 persone), in strutture ben tenute, a volte anche storiche e quindi di fascino, centralissime, dotate di bagno privato, connessione wi-fi e spesso parcheggio gratuito (qualche volta anche la colazione). Le tariffe riportate sono generalmente quelle proposte direttamente dall’albergo, ma conviene sempre controllare sui motori di ricerca come www.booking.com, che sovente ha prezzi ancora più bassi, con tariffe speciali e offerte dell’ultima ora. Prezzi stracciati anche su www.airbnb.it, particolarmente indicato per Sofia e le altre città (Plovdiv per esempio), dove si trovano interi appartamenti anche a 20-30 euro al giorno, con cucina completa che consente di consumare la colazione comodamente a casa.
Salvo prenotarsi la prima notte (ed eventualmente l’ultima) in questa stagione non occorre fare altro: si può infatti procedere di giorno in giorno (accedendo per esempio a www.booking.com o cercando direttamente sul posto), in modo da non vincolarsi e poter cambiare programma in corso d’opera, perché un posto piace tanto e ci si vuole fermare di più oppure non lo si reputa così interessante e si ha voglia di andarsene.
Kazanlak. Per via del festival delle rose, le sistemazioni in città sono ormai limitatissime (ma su Booking si trova ancora qualcosa all’Hotel Vesta per 60 euro in doppia a notte), ma è non è un problema: ci si può infatti sistemare nei paraggi, nel raggio di 20-25 km, ma anche a Stara Zagora (35 km a sud) o a Karlovo (55 km a ovest), e andare in centro solo quando è necessario, cioè la sera (per le esibizioni folcloristiche) e in occasione della parata di mezzogiorno del 4 giugno, oltre che per fare un giro nel Rosarium e visitare il Museo delle rose. Per il resto, infatti, il centro di Kazanlak non ha niente di interessante. Ciò che merita di essere visto è tutto intorno (per esempio la tomba trace tutelata dall’Unesco, ai margini nordoccidentali dell’abitato). DA tenere conto che a nord di Kazanlak c’è la montagna, quindi spingersi all’interno per più di 15 km significa dover fare un po’ di tornanti per andare avanti e indietro; Shipka, per esempio, è in posizione perfetta, oltre a essere a un tiro di schioppo da alcuni siti archeologici di interesse (per info, www.muzei-kazanlak.org).

Mangiare
Anche i pasti in Bulgaria sono economici. Si spendono mediamente dai 5 ai 10 euro a testa, bevande comprese (birra o airan, bevanda tipica a base di yogurt, con acqua e un pizzico di sale, bevuta a colazione, pranzo e cena). La cucina è varia e abbonda di verdure, carne e formaggi.
Fra i piatti classici segnaliamo:
Tarator, zuppa fredda a base di cetrioli, yogurt e aglio (tantissimo)
Shopska: è la più classica insalata, preparata con pomodori, cetrioli, cipolla rossa, peperoni e formaggio (sìrene, simile alla feta)
Banitsa: preparata con fogli di pasta fillo farciti con una mistura di uova sbattute e formaggio, cotta al forno. Si possono aggiungere verdure varie; è un classico cibo di strada
Da bere, oltre all’immancabile airan:
Rakia: distillato di frutta varia, molto forte
Boza: bevanda a base di frumento o miglio fermentato, consistenza densa e bassa gradazione alcolica

Un suggerimento: in Bulgaria, per risparmiare, non è fondamentale come altrove trovare una sistemazione che consenta di prepararsi da sé i pasti, abbattendo così i costi. Se però si prenota un piccolo appartamento (a Sofia, per esempio) o una camera con un minimo di dotazione (frigorifero e bollitore), un tavolo e due sedie, ci si può organizzare per fare colazione “a casa”. Questo porterà a frequentare mercati e supermercati, non solo per acquistare acqua e frutta. Di certo si risparmia qualcosa e ci si fa un’idea di cosa finisce nelle cucine bulgare e quanto costa la vita.

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