Dagli sport utility, oramai si è capito, non si scappa. Quella che anni fa sembrava solo una moda si è trasformata nell’ancora di salvezza dell’automotive. Grazie a cui è stato possibile, tra l’altro, resistere alla crisi del settore, scoppiata negli Usa e propagatasi al vecchio continente. Crisi da cui si sta, lentamente, uscendo.
Oggi un’auto su tre venduta nel mondo è un suv. Ma i volumi sono destinati a crescere ancora: del 50% entro i prossimi otto anni, secondo le stime degli analisti. Soprattutto per merito dei modelli dalle dimensioni compatte e ridotte, che pare vadano e andranno per la maggiore.
Se poi si sposta il discorso sul lusso, il successo è ancora più marcato: in questo caso, infatti, la percentuale di auto vendute a livello mondiale sale al 36%. Ecco perché una casa come Audi (e non solo lei) ha deciso che la propria strategia, presente e soprattutto futura, non possa prescindere da questo tipo di prodotto.
Attualmente, infatti, la gamma “Q” è quella a cui vengono dedicate più attenzioni: Q3, Q5 e Q7, più l’ultima arrivata Q2, la “piccola” nata sulla piattaforma modulare MQB. Denominatore comune, neanche a dirlo, efficienza, tecnologia, assistenza alla guida, e trazione integrale Quattro, anche nella sua ultima declinazione Ultra.
Per il futuro, tutti i modelli Audi sono destinati all’elettrificazione, che entro il 2025 interesserà l’intera gamma proposta dalla casa di Ingolstadt. Non faranno eccezione gli sport utility, a cominciare dall’inedita Q8, presentata come concept prima a Detroit e poi a Ginevra. Sarà prodotta nello stabilimento di Bratislava e arriverà in commercio il prossimo anno, portando con sè la tecnologia full hybrid plug-in con powertrain da 448 cavalli (e 700 Newtonmetri di coppia), che diventano 476 nella versione sportiva, per la quale invece sarà preferito un sistema mild-hybrid.
Sempre nel 2018, poi, è previsto l’avvio della produzione nella fabbrica di Bruxelles per l’e-tron Sportback, il suv presentato all’ultimo salone di Shanghai. Si tratta di un veicolo elettrico al 100% spinto da tre motori a batteria, uno anteriore e due posteriori, per una potenza complessiva equivalente a 435 cavalli. Che diventano 503 in modalità boost. Le prestazioni sono da sportiva, 0-100 in 4,5 secondi, ma l’autonomia è di quelle rassicuranti: oltre 500 km con un pieno di elettroni.
Nel 2019, infine, sarà la volta di un modello che andrà a piazzarsi tra Q3 e Q5: parliamo di Q4, ovviamente, che verrà prodotta in Ungheria nello stabilimento di Gyor. E rappresenterà l’offerta Audi per tutti gli amanti dei suv sportivi e compatti.