Bill de Blasio sfida Donald Trump sul clima. Il sindaco di New York ha assicurato che la Grande mela rispetterà l’accordo di Parigi – il patto globale per combattere il cambiamento climatico – anche se il capo della Casa Bianca farà uscire gli Stati Uniti dall’intesa. “Il presidente Trump dovrebbe sapere che il cambiamento climatico è un coltello puntato al cuore di New York”, si legge in un primo tweet di De Blasio, che ha proseguito: “L’accordo di Parigi è stato il più grande passo avanti che abbiamo fatto da molti anni a questa parte. Sarebbe irragionevole se il presidente decidesse di ritirarsi”. “Ma noi – prosegue il sindaco – ci occuperemo della questione in prima persona. Firmerò un ordine esecutivo affinché New York mantenga fede all’accordo di Parigi”.
A marzo era stata la California a ribellarsi alla Casa Bianca in tema di politiche ambientali: il 26 marzo il California Air Resources Board aveva annunciato che lo Stato manterrà i limiti alle emissioni nocive fissati nel 2012 durante l’amministrazione Obama contro la promessa fatta dal tycoon di rivedere i limiti di cui sopra per il 2022-2025 stabiliti dall’Epa (l’ente nazionale per la protezione ambientale), considerati troppo stringenti e poco vantaggiosi in termini economici per chi fabbrica auto. Una revisione che Trump aveva affidato a Scott Pruitt, il negazionista dei cambiamenti climatici piazzato a capo della stessa Epa.
La decisione di Trump è attesa in serata: “Annuncerò la mia decisione sugli accordi di Parigi giovedì alle 3.00 pm (le 21 in Italia ndr) al Giardino delle rose alla Casa Bianca”, ha twittato il presidente. La decisione di sfilarsi dai patti sul clima appare scontata, dopo le indiscrezioni delle ultime ore: il primo a rivelare le intenzioni del capo della Casa Bianca è stato mercoledì il sito Axios, che citava “due fonti vicine all’amministrazione”, seguito da Abc e Cbs.
Nel corso della sua campagna per le elezioni presidenziali del 2016, Trump aveva criticato gli accordi e aveva definito il riscaldamento globale “una frode” destinata a indebolire l’industria Usa. Il presidente repubblicano si era impegnato ad “annullare” l’accordo firmato a Parigi nel 2015 entro 100 giorni dall’inizio della sua presidenza. Le intenzioni di Trump erano già parse chiare ai partner europei nel corso del vertice di Taormina, la scorsa settimana.