L’inchiesta sul Cara di Foggia? C’è un signore che vi aveva detto: “Fuori i partiti dalla Rai“. Dopodiché i partiti li ha messi fuori e ha introdotto solo il suo. Se questo reportage sul Cara di Foggia passasse, anziché alle 23.00, quattro volte al Tg1, il problema si risolverebbe”. Così a La Gabbia Open (La7) Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di FQ Millennium, risponde al conduttore Gianluigi Paragone che lamenta i rifiuti del ministro dell’Interno Marco Minniti a partecipare alla trasmissione per chiarire lo scandalo dei centri di accoglienza. “La funzione dell’informazione è questa – continua Gomez – raccontare notizie scomode al potere e mostrare agli italiani cosa succede. E il ministro degli Interni, al quarto servizio, risolve questa cosa. E’ per quello che vogliono controllare la Rai ed è per quello che il signore con cui spera di allearsi Salvini (Berlusconi, ndr) controlla Mediaset“. Il direttore del Fatto online ricorda poi l’inchiesta di Fabrizio Gatti per l’Espresso sul centro di accoglienza di Borgo Mezzanone: “L’allora ministro degli Interni Angelino Alfano promise di intervenire e non è intervenuto. E sappiamo che il centro di accoglienza è gestito da una cooperativa cattolica (“Senis Hospes”, che lo amministra per conto del consorzio “Sisifo” della Lega Coop, ndr). C’è da dire che Alfano è l’uomo politico più intelligente dell’intero panorama politico italiano, perché uno che col 2,5% riesce a fare prima il ministro degli Interni, poi il ministro degli Esteri politicamente non possiamo che considerarlo un genio. Non è vero che non abbia il quid, come dice Berlusconi

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