Come sarà la scheda elettorale
(con un voto prendi tutto il pacchetto)
La scheda sarà probabilmente grande come una tenda canadese: il simbolo del partito sarà al centro, a sin
istra ci sarà il candidato del collegio uninominale, a destra il listino bloccato della parte proporzionale con un elenco di candidati tra 2 e 6 nomi.
Un segno “si porta via” tutto: si può votare il nome del candidato nell’uninominale (che vale anche per il partito) o il partito (che vale anche per l’uninominale). Un voto, dunque, vale per tutto il pacchetto: partito, candidato uninominale, candidati del listini. Prendere o lasciare.
Non esiste il voto disgiunto, quello che si può applicare per le elezioni comunali, dove si può votare un sindaco e una lista a lui non collegata. In questo caso non si potrà: sarà ritenuto valido solo il doppio segno “coerente” (cioè se si voteranno sia il candidato uninominale sia il partito a lui collegato).
Di buono c’è che i nomi dei candidati saranno tutti sulla scheda, quindi non ci sarà bisogno – come ai tempi del Porcellum – di andarseli a leggere sulle lenzuolate affisse alle porte delle sezioni elettorali.