Girolamo Fazio torna in libertà. Il gip di Trapani, Caterina Brignone, ha revocato gli arresti domiciliari disposti nei confronti del deputato regionale di Ap e candidato sindaco della città. Fazio è accusato dalla procura di Palermo di corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere l’armatore Ettore Morace. La tranche del procedimento relativa a Fazio è stata inviata ai pm di Trapani per competenza.
Il giudice, che ha deciso per la revoca dopo un lungo interrogatorio del parlamentare regionale, contestualmente ha applicato a Fazio il divieto di dimora a Palermo. Nei giorni scorsi, un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri aveva sospeso dalla carica di deputato regionale Fazio a decorrere dalla data dell’arresto. Qualora la sospensione, decisa in base alla legge Severino, dovesse decadere visto il venir meno dei domiciliari, Fazio non potrebbe comunque esercitare il suo ruolo di parlamentare non potendosi più recare a Palermo all’Assemblea regionale siciliana.
Alle contestazioni originarie di aver condizionato la politica regionale sui trasporti marittimi per favorire Morace, in cambio di favori e denaro, a carico di Fazio sono emerse altre accuse. Ad esempio secondo gli inquirenti si sarebbe fatto ristrutturare l’abitazione a spese dell’armatore. Secondo indiscrezioni Fazio, stretto dalle contestazioni, avrebbe risposto a tutte le domande e avrebbe fornito ulteriori spunti utili agli investigatori.
Subito dopo il ritorno in libertà Fazio ha voluto incontrare candidati e amici per chiedere loro se intendono continuare la campagna elettorale in vista delle amministrative del prossimo 11 giugno. “Ho troppo rispetto per le istituzioni: se non avessi la coscienza pulita non avrei proseguito la campagna elettorale”, ha detto senza commentare le indagini. “Ci sarà tempo per parlarne. Ma non penso ad una giustizia ad orologeria, credo si sia trattato di una coincidenza”. Alle amministrative trapanesi, dunque, ci sarà anche un candidato accusato di corruzione.