Dopo un avvio di stagione da dimenticare arriva finalmente l’exploit della Ducati. Alle spalle del campione di Tavullia è arrivato Alvaro Bautista e solo sesta la Honda del campione del mondo in carica Marc Marquez, mentre Dani Pedrosa è caduto nel finale. Questa mattina cerimonia di commemorazione con 69 secondi di silenzio per Nicky Hayden
Tutti aspettano Valentino Rossi, spunta Andrea Dovizioso. Il re del Mugello è il pilota della Ducati, al terzo successo in MotoGp della sua carriera, il primo sull’asciutto. Splendida la gara del ragazzo di Forlimpopoli, seguito da Maverick Viñales e a un determinato Danilo Petrucci sulla Ducati Pramac che completa il podio e la giornata trionfale della casa di Borgo Panigale. Quarto Valentino Rossi, in pista nonostante l’incidente degli scorsi giorni e a lungo in testa o a contatto diretto con i primi. Il Dottore scivola così a 30 punti dal compagno di squadra, che guida la classifica generale, dove proprio Dovizioso è riuscito a scavalcare il pesarese, diventando secondo.
Dopo un avvio di stagione da dimenticare, quindi, arriva finalmente l’exploit della Ducati, nonostante l’ennesima gara da dimenticare di Jorge Lorenzo, ottavo dopo una breve escursione tra chi era in lotta per il successo. Incredibile come il campione spagnolo non riesca a lottare a lungo in sella alla Desmosedici. Al Mugello lo scatto in avvio aveva lasciato ben sperare: pronti via e Lorenzo rimbalza terzo alle spalle di Rossi e Viñales. A quel punto inizia uno show andato avanti fino a metà gara. Non c’è un attimo di tregua con diversi protagonisti ad alternarsi in testa. Dopo cinque sorpassi tra i tre scattati in avvio, da dietro spunta Dovizioso: risale in terza posizione e battaglia con Rossi a suon di sorpassi e controsorpassi per un paio di giri, mentre Lorenzo scivola in sesta posizione, dietro anche a Marquez, mai nel vivo della corsa, e a un clamoroso Petrucci, quattro.
Va decisamente più forte, però, Dovizioso. Mette alle spalle Valentino e si incolla a Viñales. A dieci dal termine lo attacca in fondo al rettilineo con una staccata al limite prima di entrare nella curva San Donato. Perfetto. A quel punto fa il vuoto in un giro, prendendosi quasi un secondo di vantaggio. Il suo passo è infernale, mentre lo spagnolo della Yamaha deve guardarsi dal rientro di Petrucci, abile a smarcarsi di Rossi, in calo forse anche per le non perfette condizioni fisiche dopo il ricovero. Il ternano vola, si piazza in seconda ma alla fine Viñales riesce a ricacciarlo dietro a tre giri dalla fine. Dovizioso intanto galoppa e riporta la Ducati al successo al Mugello dopo la vittoria di Stoner nel 2009. E completa la tripletta italiana, aperta con Migno in 125 e proseguita da Pasini in 250. La domenica perfetta. Che era iniziata con un momento di commozione all’autodromo sede del Gran premio d’Italia con 69 secondi di silenzio in omaggio a Nicky Hayden, morto lo scorso 22 maggio in seguito ad un incidente durante un allenamento in bicicletta.