Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrein e Yemen hanno annunciato la chiusura delle frontiere e lo stop dei rapporti diplomatici con il Qatar, accusato di “appoggiare il terrorismo”, in particolare i Fratelli musulmani, diffondendone l’ideologia attraverso la rete satellitare Al Jazeera. Doha viene poi accusata anche di perseguire l’agenda del rivale . Il personale diplomatico dovrà tornare in patria entro 48 ore, i cittadini del Qatar dovranno lasciare i quattro Paesi entro due settimane e il traffico aereo e marittimo verso il paese peninsulare verrà congelato. I governi dei tre Paesi del Golfo hanno inoltre ordinato ai loro cittadini che si trovano in Qatar di passaggio o come residenti di lasciare il Paese. Anche le Maldive hanno deciso di rompere le relazioni diplomatiche con Doha. Il Qatar è stato anche espulso dalla coalizione militare araba a guida saudita che sta intervenendo militarmente nello Yemen. Intanto le compagnie aeree Etihad, Emirates e FlyDubai hanno fatto sapere che sospenderanno i voli da e per Doha.
Il ministro degli Esteri del Qatar ha reagito sostenendo che si tratta di “misure ingiustificate”, che “si basano su rivendicazioni e accuse prive di fondamento“, una “campagna di incitamento basata su menzogne che hanno raggiunto il livello di totale montatura” e ordita per imporre un controllo sul Paese. “L’epoca di tagliare le relazioni diplomatiche e chiudere i confini, non è un modo di risolvere le crisi”, “aggressione e occupazione non hanno risultati se non l’instabilità”, ha dichiarato su Twitter Hamid Aboutalebi, vice chief of staff del presidente iraniano Hassan Rohani.
La mossa delle quattro nazioni arabe, senza precedenti all’interno del Consiglio di cooperazione del Golfo, rischia di avere ampie ripercussioni in Medio Oriente, mettendo a rischio anche i campionati del mondo di calcio che il Qatar dovrebbe ospitare nel 2022. Le misure decise dai Paesi del Golfo, scrive l’agenzia Reuters, sono più severe di quelle decise durante la crisi del 2014, quando si limitarono a ritirare gli ambasciatori ma senza espellere i qatarioti dai loro territori né sospendere i collegamenti.
Il Bahrein accusa il Qatar per “l’incitamento dei media, il sostegno alle attività terroristiche armate e i finanziamenti legati a gruppi iraniani per sabotare e diffondere il caos in Bahrein”. Mentre l’Egitto parla di “fallimento di ogni tentativo di prevenire il supporto a organizzazioni terroristiche, per primi i Fratelli musulmani”. Il comunicato aggiunge che il Qatar sta dando rifugio a leader della Fratellanza che mettono a rischio la sicurezza dell’Egitto.
L’Arabia Saudita accusa Doha non solo di supportare i gruppi militanti “terroristi e settari”, “inclusi i Fratelli musulmani, l’Isis e al-Qaeda“, ma anche di dare diffusione alla loro ideologia attraverso la sua rete satellitare al Jazeera. Le cui trasmissioni sono sospese sia in Arabia sia negli Emirati dal 25 maggio, dopo la diffusione di dichiarazioni dell’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani che criticava Donald Trump – fresco di visita a Riad – e alcuni leader di altri paesi arabi e auspicava un allentamento della tensione con l’Iran descrivendolo come una “forza di stabilizzazione” della regione. Doha ha sostenuto che il messaggio era falso e che era stato diffuso da hacker che avrebbero attaccato il sito del governo con l’obiettivo di minare il ruolo del Qatar nel Golfo e i suoi rapporti con Washington.
Nel Paese ha sede una grande base militare statunitense, Al-Udeid, che ospita 10mila soldati statunitensi. “Non mi aspetto che” la decisione di Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi e Bahrain di tagliare i legami con il Qatar “abbia alcun impatto significativo, se non qualsiasi impatto, sulla lotta al terrorismo nella regione o globalmente”, ha dichiarato però il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, parlando a Sydney dopo incontri fra i ministri degli Esteri e della Difesa di Usa e Australia. Tillerson ha anche chiesto alle nazioni del Consiglio di cooperazione del Golfo di appianare piuttosto le loro divergenze.
Oltre ad annunciare la rottura delle relazioni diplomatiche con Doha, l’Arabia Saudita, gli Emirati arabi uniti (Eau) e il Bahrain hanno decretato l’espulsione di tutti i cittadini qatarini, dando loro 14 giorni per partire. I governi di questi tre Paesi hanno inoltre ordinato ai loro cittadini che si trovano in Qatar di passaggio o come residenti di lasciare il Paese.