“Altro che superamento dei campi Rom. Quello presentato dal sindaco di Roma Virginia Raggi è un fake plan. Non certo il “capolavoro da applausi” descritto da Beppe Grillo“. Ad attaccare l’esponente pentastellata e il piano presentato lo scorso 31 maggio in Campidoglio dalla stessa sindaca insieme all’assessore alla Persona, Scuola e comunità solidale Laura Baldassare, è Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 Luglio (leggi il suo post). “Non è vero che verranno superati in due anni i campi di La Barbuta e Monachina. Il piano termina il 30 marzo 2020. Come si legge sul piano operativo, verranno intercettate 60 persone, saranno spesi 3 milioni e 800 mila euro, 345mila euro a famiglia, per una spesa procapite di 63mila euro. Documenti alla mano, possiamo dimostrare che verranno attivati bandi milionari, con il rischio di nuovo terreno fertile per la mangiatoia di Mafia Capitale. Lo stesso che la sindaca Raggi spiega di aver eliminato”, ha continuato Stasolla. Che aggiunge: “I costi del piano operativo sono altissimi, i beneficiari pochi. Verrà coinvolto, in base alle stime, soltanto il 10% delle famiglie. Cosa ne sarà del restante 90%? Il piano non lo dice. La certezza è che i campi di La Barbuta e Monachina non verranno superati. Se si andrà avanti con gli sgomberi, di certo non saremo in linea con l’Europa, obiettivo rivendicato da Raggi”. L’alternativa, quella presentata dalla stessa Associazione 21 luglio, è la delibera “Accogliamoci”, sottoscritta da 6mila cittadini romani: “L’assemblea capitolina non l’ha ancora discussa, torneremo presto a presentarla ai consiglieri comunali. Toccherà a loro decidere tra questa delibera e il fake plan della sindaca”
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