“Allo stato attuale non ci sono né indagati né ipotesi di reato”. È il punto provvisorio fatto dal procuratore di Torino, Armando Spataro, in merito all’indagine sui fatti di piazza San Carlo, dove sabato sera a pochi minuti dalla fine della partita di Champions League tra Juve e Real Madrid due ondate di panico hanno provocato oltre 1500 feriti, di cui tre in condizioni gravi. “Prima di tutto è necessario ricostruire la dinamica precisa dei fatti”, ha aggiunto Spataro a margine della cerimonia per la festa dei Carabinieri, smentendo le voci circolate nella serata di domenica secondo cui i due ragazzi ripresi in diversi video al momento della psicosi collettiva avrebbero ammesso le loro responsabilità. In particolare voleva tranquillizzare la folla il giovane a torso nudo, lo zainetto sulle spalle, ascoltato dagli investigatori, e poi completamente scagionato, per i fatti di piazza Castello. Il goffo tentativo ripreso dalle telecamere aveva fatto pensare potesse essere stato lui a scatenare il panico. La visione integrale del filmato da parte degli inquirenti e l’interrogatorio, hanno appurato ben altra realtà. Il giovane, sempre secondo quanto si apprende da fonti investigative, era ubriaco e si vede piangere nel video abbracciato a un paio di amici.
Nel pomeriggio è previsto un vertice in Procura per fare il punto sull’inchiesta. Anche l’iter amministrativo, con le relative autorizzazioni per la festa e le relative ordinanze, è al vaglio. I magistrati, secondo quanto appreso, stanno infatti raccogliendo tutti gli atti relativi alla proiezione della finale di Champions sul maxi schermo. Proseguono in Questura gli accertamenti. Gli agenti della Digos stanno continuando ad ascoltare i testimoni – tra cui alcuni operatori media – del panico che si è scatenato. Tanti i giovani, la maglia bianconera ancora addosso, che raccontano il loro lungo weekend a Torino e denunciano lo smarrimento di effetti personali.
Monta, intanto, la polemica sulla gestione dell’evento. Oggi la sindaca Chiara Appendino riferirà in consiglio comunale, mentre in merito alle polemiche sulla presenza delle bottiglie di vetro ha parlato il questore Angelo Sanna: “L’ordinanza anti-vetro? Come sapete, è stata dichiarata incostituzionale“. Sul tema “abbiamo fatto molto di più – ha aggiunto il questore a margine della cerimonia per la festa dei carabinieri – di quanto fatto in precedenza, compreso in occasione della precedente partita di Champions League con il Barcellona. Ora stiamo rielaborando tutta la situazione, in particolare per comprendere i motivi di questa tragedia, che definisco così per l’alto numero dei feriti. Seguiamo da vicino la situazione dei più gravi”.
Le condizioni di Kelvin, il bambino di sette anni ricoverato all’ospedale Regina Margherita sono “in lieve miglioramento”. I medici del reparto di rianimazione proveranno in giornata a risvegliarlo. Sono invece stabili, pur nella loro gravità, le condizioni delle due donne ricoverate alle Molinette. Ancora ricoverata al Cto una ragazza con trauma toracico, una frattura del bacino, e due pazienti con lesioni alle mani che sono stati operati ieri. Tutti gli altri pazienti ricoverati fino a ieri al Cto sono stati invece dimessi. Resta in prognosi riservata il paziente ricoverato al Mauriziano. Le sue condizioni, riferiscono i sanitari, sono però in miglioramento.