Sono stati ritrovati in mare i pezzi dell’aereo birmano sparito oggi con almeno 100 passeggeri. Lo riferisce la versione birmana del sito Voice of America, citando fonti militari. Il relitto è stato ritrovato al largo della città di Dawei e nessuna notizia è finora trapelata riguardo i passeggeri a bordo.
Il velivolo viaggiava da Myeik, nella regione di Tanintharyi, a Rangoon. Il quotidiano inglese Independent, citando un portavoce dell’esercito, scrive che le comunicazioni si sono “interrotte improvvisamente” intorno all’13.35 (ora locale) quando l’aereo si trovava a circa 32 chilometri a ovest della città di Dawei“. L’aereo era decollato alle 13.06, quando ha raggiunto l’altezza di 18mila piedi (pari a circa 5.400 metri,) ha perso i contatti con i radar.
La maggior parte dei passeggeri erano familiari dei militari di stanza in questa regione meridionale del paese. “Questo tipo di voli viene organizzato due volte al mese per le famiglie dei soldati”, ha spiegato una fonte aeroportuale, precisando che le speranze che ci siano sopravvissuti sono davvero poche. “Noi propendiamo per un incidente tecnico, dal momento che le condizioni meteo erano buone”, ha aggiunto sottolineando che il livello di manutenzione degli equipaggiamenti militari in Myanmar, che resta uno dei paesi più poveri del Sud Est asiatico, è assai discutibile.
Esattamente un anno fa, si era schiantato un elicottero militare, facendo tre morti, nella provincia centrale di Bago, e in quel caso si era parlato di condizioni meteo avverse. Ma uno dei più importanti incidenti aerei si era verificato ad agosto del 1998, quando un aereo della Myanmar Airways che trasportava 39 passeggeri, era stato ritrovato quattro giorni dopo la scomparsa dai radar.