I carabinieri del Comando provinciale di Ragusa questa mattina hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare. Le indagini hanno stabilito legami tra il clan di Vittoria e quello di Salvatore Fragapane, condannato all'ergastolo per l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo
Traffico di droga e furti di bestiame: con queste accuse sono state arrestate 19 persone fra Sicilia e Calabria. I carabinieri del Comando provinciale di Ragusa da questa mattina hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Catania, su delega della Direzione distrettuale antimafia. Tra gli arrestati ci sono 11 ragusani, 5 agrigentini e 3 persone di Reggio Calabria. Sono stati disposti anche 35 decreti di perquisizione.
Le indagini si erano concentrate su un clan mafioso operante fra Vittoria e Comiso, che acquistava cocaina dagli ‘ndrini calabresi a Gioia Tauro, per poi spacciarla nelle zone di Ragusa e Agrigento. Nell’indagine, spiegano gli inquirenti, sono anche emersi i legami tra gli esponenti di “Cosa Nostra vittoriese” e il clan di Salvatore Fragapane, boss di Santa Elisabetta (Agrigento) attualmente in carcere: Fragapane era stato condannato all’ergastolo per la scomparsa e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del noto collaboratore di giustizia. Inoltre, il clan di Vittoria era specializzato in furti di bestiame, spesso interi greggi di animali, ai danni di aziende di allevamento di varie province siciliane. I basisti locali segnalavano gli allevamenti da colpire agli affiliati calabresi, che rivendevano il bestiame in Calabria.