“Gratteri dice che Riina è pericoloso e può comunicare con gli occhi? Lascio a lui queste affermazioni. Sono provocazioni a cui si risponde con il silenzio“. Così si pronuncia ai microfoni de La Zanzara (Radio24) l’avvocato di Totò Riina, Luca Cianferoni. “La situazione di Riina è grave” – continua – “non possiamo fare tanta ironia. Chi dice che Riina comanda con gli occhi dice una frase che non mi sento di commentare. Riina non può comunicare, secondo me. Se poi uno va a vedere, quella frase di Gratteri è di tanti anni fa, è un remake. E su quella frase hanno condannato il fratello di Riina, più giovane di lui di 3 anni. Continuiamo così. Facciamoci del male, come diceva Nanni Moretti”. Poi scherza coi conduttori: “Ho fatto radio anche io, nel lontano ’82. Quindi, con me ‘non gna fate’. Era l’anno del pentapartito e dei mondiali di calcio. Io tifavo per il Brasile. Sono sempre in direzione ostinata e contraria, come diceva De Andrè. Anche per la Champions League, sabato scorso, ho tifato per il Real Madrid e non per la Juve. Difendere Hitler? E perché no? Se pagasse bene, sì. Ma che battute mi fate? Io difendo un uomo”. E aggiunge: “Quando mi nominano difendo un uomo. Non vi permetto di dire che difendo un mostro. Riina è un essere umano che sta soffrendo. Quando uno finisce in galera, può aver fatto la qualunque, ma diventa sacro, come dicevano sempre i latini. C’è qualcuno che ha fatto il paragone di una volgarità e bestialità unica con Provenzano , dicendo che se lui è morto in carcere lo deve fare anche Riina. È indegno di un Paese civile“. Cianferoni poi rivela: “Non sapete tutta la storia, c’è dietro una roba che dirò naturalmente nelle opportune sedi. Quando la saprete, direte che la difesa ha messo questi in scacco. Poi ovviamente ci danno torto, perché loro hanno il potere“. “Ma loro chi?”, chiede Giuseppe Cruciani. “Lo Stato” – risponde il legale – “La famiglia di Riina? No, non penso che lo aspetta a Corleone. Credo che Totò Riina non tornerà mai a morire lì”
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