LA MUMMIA di Alex Kurtzman. Con Tom Cruise, Russell Crowe, Annabelle Wallis. USA 2017. Durata: 120’. Voto 2/5 (AMP)
Il futuro nel passato. Nessuno quanto la Universal Studios sa bene come gestirlo: colpo di genio ed ecco nascere il nuovo franchise “Dark Universe”, menù horror dagli ingredienti antichi quanto le nostre migliori paure cinematografiche. Dracula, Frankenstein, Van Helsing, l’Uomo Lupo, il Mostro della Laguna Nera, ma anche dr Jekyll & Mr Hyde, il Fantasma dell’Opera, il Gobbo di Notre-Dame e naturalmente La Mummia: ciascuno (o alcuni riuniti) in gran spolvero da reboot formato blockbuster da urlo. Si parte dall’ultima citata, la più vetusta anagraficamente, The Mummy con un primo episodio dall’annunciato sequel. Troneggia la superstar Tom Cruise nei panni di un soldato di ventura americano in Iraq che flirta con un’archeologa inglese (Wallis) mentre sotto i loro piedi compare l’incredibile: un’immensa tomba egizia in piena Mesopotamia. Storia e leggenda s’intrecciano, i due fuggono sul caccia yankee (nostalgie da Top Gun..) approdando nella Londra 2.0 che però vuole mostrarsi anche nelle seducenti viscere romane e medievali. Dalle segrete del vittoriano Museo di Scienze Naturali emerge Prodigium, luogo fuori dal tempo, governato dall’ambiguo Dr. Jekyll, alias il sempre magnetico Russell Crowe. Dal filmone in 3D diretto dal consociato Universal Alex Kurtzman la domanda non è “che ne sarà dei nostri eroi?” bensì “chi sono i nostri eroi?”, giacché sul gioco dell’ambiguità fa perno l’intera baracca, che – giustamente – si vanta di un primato: la Mummia è femmina. Se l’action non prevalesse sull’horror sarebbe un film riuscito. Da vedersi, eventualmente, solo su schermi giganti.