“Sei musulmano? Vuoi stare in Italia? Ti mangi SUBITO davanti alle autorità la mortadella e sputi sul Corano ripreso da telecamere sennò VIA!”. E’ l’ultimatum che mi ha lanciato su Twitter – e mi dispiace prenderla sul personale – Fabrizio Bracconeri, noto intellettuale e esperto di questioni islamiche.
sei musulmano? Vuoi stare in Italia? Ti mangi SUBITO davanti alle autorità la mortadella e sputi sul Corano ripreso da telecamere sennò VIA!
— Fabrizio Bracconeri (@FabriBracco64) 7 giugno 2017
E dire che una volta lo stimavo, quando con mia nonna – italianissima – guardavo Forum aspettando le telenovele pomeridiane. Me lo ricordo, il Fabrizione, bello paffuto e con i capelli rossi, rossi accesi. Il perfetto amico, cicciotto e simpatico, che tutti avremmo voluto in terza C. Poi, l’ho perso di vista. Ho smesso di vedere Forum e mi sono concentrato sulle serie tv. Forse è li che ho sbagliato! Dovevo scrivergli una letterina d’ammirazione sperando di stringere amicizia con lui. Ecco, io penso che a te, caro Bracconeri, manchi un amico musulmano. Io mi candido a esserti amico. Aspetto solo che mi paghi il treno per venire a Roma a trovarti. I libri da leggere insieme li compro io. Uno di questi volumi potrebbe essere il Corano, quello sul quale dovrei sputare.
Ma in ogni caso, caro Bacconeri, essere italiano significa -solo – mangiare il maiale? La nostra è una Repubblica fondata sulla mortadella e la bresaola o c’è qualche altro valore civile e morale da rispettare e rispecchiare? Poi non hai specificato quale mortadella dovremmo mangiare, italiana o ungherese? Nel caso fosse ungherese ci accuseresti di tradire la patria?
E ancora, per rassicurati basta mangiarsi un panino imbottito? Poi non avresti più paura di me? Io non credo. Al contrario, penso che continuerai ad aver paura di me – di noi – perché non ci conosci e non vuoi sforzarti a farlo. Meglio vivere su Twitter e non uscire di casa, magari camminando in un parco a vedere come bambini – di tutti i colori e le fedi – riescono a far merenda insieme. Chi mangiando un panino al prosciutto e chi al formaggio.