Torrenziale invettiva del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il suo consueto appuntamento settimanale sull’emittente locale Lira Tv. Prendendo spunto dalle proteste subite lo scorso mercoledi dal movimento “7 novembre” (che raduna ex lavoratori socialmente utili, ora disoccupati), a margine della visita al cantiere della Cumana, l’esponente Pd esordisce, ironizzando sul nome del gruppo dei contestatori: “Non so perché abbiano scelto di chiamarsi ‘7 novembre’. Non è un nome tanto beneaugurante e novembre non è tra i mesi più felici. Sono miei amici che mi vengono a salutare dovunque io vada. Ci sono gruppetti che vanno nelle piazze di Napoli a fare sempre ammuina e blocchi. Ecco, questa è un’altra cosa di cui dovremmo liberare Napoli, che è l’unica grande città del mondo dove abbiamo un blocco stradale o un comitato in movimento ogni mattina. Chi insorge a destra” – continua – “chi insorge a sinistra, bordelli, casini di tutti i tipi. Ebbene, perde tempo chi crede di fare ammuina o di intimidirmi o di aggredirmi perché io, per mie caratteristiche genetiche, da queste cose non mi faccio intimidire. Sta arrivando l’estate: andate a farvi i bagni, riposatevi“. E sottolinea: “Quello che è certo è che faremo in modo che non ci sia più nulla che continui la storia degli ultimi decenni, il caos nei serbatoi di precariato per ragioni di clientela politica, perché dietro ogni gruppo di questi che contestano c’è un capo-cliente. Io clienti non ne voglio. La Regione Campania di oggi vuole fare battaglie per il lavoro”. Poi fa un lapsus, chiamandoli “questi di 7 settembre”: “Sono brave persone e ho parlato con un ragazzo che è obiettivamente una persona garbata (l’attivista Eddy Sorge, ndr), a cui ho cercato di dire che, intanto, non mi devono rompere le scatole, perché non è che a ogni iniziativa a cui vado vengono a fare la guardia d’onore. E basta. Poi ho detto i progetti di lavori socialmente utili li fanno i Comuni, non la Regione. Poi fischiate, fate ammuina, fate quello che volete. E’ tempo perso. Napoli ha bisogno di due cose: lavoro vero e ordine. Ordine non è una cattiva parola: significa garantire una condizione di vita civile, rispetto reciproco, un’immagine della città diversa da quella derivata da questa ammuina, casini, plebeismo“. De Luca poi punta il dito contro “qualche amministratore che fa il pallista di professione” e che crea “polemiche inventate per nascondere le proprie incapacità, dicendo bestialità”. E aggiunge: “Noi, invece, ci limitiamo a parlare delle cose che facciamo. Il metodo della polemica continua, dell’aggressione, delle scuse, dell’alibi è il metodo dei cialtroni, di quelli che non hanno nulla di cui parlare perché non fanno nulla. Quindi, io dovrei perdere tempo, in ogni trasmissione che facciamo nel nostro venerdì di passione, a rispondere alle imbecillità che continuamente ci vengono rivolte. In qualche caso, siamo pure ai livelli di psichiatria

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