Il piccolo, partorito e lanciato dal balcone dalla madre, non è stato riconosciuto. Le esequie quindi sono state prese in carico dal comune. Il sacerdote: "Sei stato un grande Giovanni sei rimasto con noi pochi minuti e hai generato una quantità di amore incredibile"
Giovanni, partorito e lanciato dal balcone dalla madre, non è stato neanche riconosciuto dal padre. E così i funerali sono stati pagati dal comune di Settimo Torinese. A dare l’addio a questo piccolo rifiutato e ucciso però è arrivato un migliaio di persone nella chiesa di San Pietro in Vincoli di Settimo Torinese.
“Sei stato un grande Giovanni – ha detto don Luciano Piras, cappellano dell’ospedale – sei rimasto con noi pochi minuti e hai generato una quantità di amore incredibile”, ha aggiunto riferendosi alla grande partecipazione della comunità di Settimo. “Siamo tutti colpiti e feriti – ha detto don Antonio Bortone, parroco di Settimo – ci vuole giustizia ma la vedetta non fa parte del messaggio di Gesù”. Nel corso della funzione è stata detta una preghiera anche per la famiglia del piccolo, assente alla cerimonia. La mamma è in carcere, accusata di omicidio aggravato. Centinaia di palloncini bianchi sono stati lanciati in cielo.
Per Valentina Ventura, 34 anni, il gip del tribunale di Ivrea non aveva convalidato il fermo perché non sussisteva il pericolo di fuga, ma aveva comunque disposto la custodia cautelare in carcere, alle Vallette, dove l’indagata si trova dopo essere stata dimessa dall’ospedale Sant’Anna.