Nel pomeriggio di oggi i due candidati in lotta per il secondo posto si sono fiondati al palazzo di giustizia per assistere alle verifiche della commissione elettorale. Le operazioni di scrutinio sono state segnate da errori giganteschi nella compilazione dei verbali che in pratica hanno riportato l’esponente dem al secondo posto per undici preferenze. Poche ore prima il pentastellato si era trovato avanti di 50 voti
I colpi di scena non finiscono ad Asti e a due giorni dal voto ancora non si sa chi andrà al ballottaggio. Dopo il ribaltone di questa mattina, col candidato del M5s Massimo Cerruti che superava Angela Motta del Pd per cinquanta voti, accedendo quindi al secondo turno contro Maurizio Rasero del centrodestra, nel pomeriggio sono stati scoperti molti altri errori nei verbali dei seggi. Una situazione che, a detta di molti, non si è mai vista prima. Alla fine, intorno alle 18, la commissione elettorale ha deciso di rinviare gli ultimi controlli a domattina. Forse domani, a tre giorni dal voto, si saprà ufficialmente il nome del candidato sindaco che se la vedrà contro Rasero.
Nel pomeriggio di oggi i due candidati in lotta per il secondo posto si sono fiondati al palazzo di giustizia per assistere alle verifiche della commissione elettorale. Motta è arrivata insieme al sindaco Pd Fabrizio Brignolo: “Mi viene un infarto”, ha detto entrando in tribunale. Era emerso da poco che nel seggio numero 28 chi ha redatto il verbale coi voti ha confuso l’ordine dei candidati sindaci. Così ad Angela Motta erano andati soltanto tre voti, quelli di Biagio Riccio, esponente di una lista civica, al quale invece erano andate 83 preferenze. Nello stesso seggio ad altri candidati era stato attribuito un numero di voti ottenuti da altri. Errori giganteschi che in pratica hanno riportato l’esponente del Pd al secondo posto, in vantaggio su Cerruti di undici voti.
Tutto risolto? Ma neanche per idea. Dopo altre verifiche effettuate dalla commissione e dopo quelle richieste dai rappresentanti del Movimento 5 stelle, infatti, sono stati scoperti altre imprecisioni nei verbali di altri tre seggi. All’aspirante sindaco grillino erano stati assegnati meno voti di quelli reali e così il margine dalla Motta è passato da undici a due voti di scarto. Vista l’incertezza, nessuno dei due candidati ha ritenuto che fosse il caso di rilasciare dichiarazioni sulla situazione.
Tutti questi errori, spiegano alcuni, sarebbero da imputare a una serie di circostanze. In primis, il ridotto scarto tra Motta e Cerruti – all’inizio era di sole 13 preferenze a favore della dem – rende ogni voto fondamentale. Inoltre molti dei presidenti dei 78 seggi cittadini erano alla loro prima esperienza e tanti hanno commesso degli sbagli nella compilazione dei registri. Infine lo spoglio è cominciato nella notte di domenica ed è proseguito tutta la notte fino alla tarda mattinata di lunedì, quando la stanchezza si è fatta sentire. Così le verifiche sono andate avanti per tutta la giornata di oggi fino a quando, in serata, la presidente della commissione ha deciso di riconvocare i commissari domattina per gli ultimi controlli. Lì gli esponenti del Movimento 5 Stelle intendono farsi valere e chiedere di verificare anche i risultati degli altri seggi sperando di ottenere i voti necessari ad accedere al secondo turno e sfidare Rasero, che al primo turno ha ottenuto il 47,7 per cento, con circa undicimila voti di scarto sia su Cerruti che sulla dem Motta. Nel suo caso neanche il più marchiano degli errori può impedirne l’approdo sicuro al ballottaggio.