Sono i risultati di una ricerca condotta da Neowise, progetto che monitora i corpi celesti che si avvicinano troppo al globo terrestre. Si continua a studiare anche il gigante Apophis
Dieci asteroidi “potenzialmente pericolosi” transiteranno vicino alla Terra: lo rivela la Nasa, pubblicando sul suo sito i risultati del terzo anno di ricerca del team del progetto Neowise, che si occupa di monitorare asteroidi e comete che si avvicinano troppo al globo terrestre. Nel frattempo la Nasa tiene d’occhio anche Apophis, l’asteroide gigante che nel 2029 passerà così vicino al nostro pianeta che la forza di gravità terrestre potrebbe deviarne la traiettoria.
Gli astronomi del progetto della Nasa nell’ultimo anno hanno scoperto 97 nuovi corpi celesti, di cui 5 comete, 67 asteroidi, e 28 Neos, acronimo per “Near Earth objects“, cioè oggetti vicini alla Terra. “I Neos – si legge nel report – sono comete e asteroidi che i campi gravitazionali dei pianeti hanno attirato nelle proprie orbite: per questo arrivano nelle vicinanze del nostro pianeta”. E “dieci degli oggetti scoperti dal progetto Neowise negli ultimi anni sono stati classificati come potenzialmente pericolosi per le loro dimensioni e per le orbite”.
Intanto si continua a studiare anche Apophis, l’asteroide gigante (350 metri) recentemente fotografato dal telescopio spaziale europeo Herschel. Un passaggio ravvicinato unico, di quelli che accadono una volta ogni mille anni. Fra i vari progetti di ricerca ce n’è anche uno presentato da dei giovani studenti dell’Mti di Boston, il Massachussets institute of technology. Il gruppo di studenti, coordinato da Richard Binzel e David Miller, ha ideato una missione robotica da mandare sull’asteroide gigante, una sonda senza equipaggio per rilevare tutte le informazioni possibili, forma, dimensioni e composizione. “Ci sono moltissime missioni su comete e asteroidi, ma questa è unica, perché Apophis arriverà così vicino, che la gravità della Terra gli darà probabilmente una strattonata, deviandone il percorso”, commenta Miller. “Le informazioni che si ricaveranno aiuteranno a capire meglio come si formano gli asteroidi, che sono stati i primi mattoni del Sistema Solare, oltre a sapere come progettare una difesa della Terra nel caso di un futuro impatto con un asteroide”.