I dati dell'Ufficio statistico certificano la crescita nei Paesi dell'euro e in tutta l'Unione sia rispetto ai tre mesi precedenti sia allo stesso periodo del 2016. Sale anche il dato italiano, ma in maniera più lenta rispetto agli altri
Nel primo trimestre 2017 l’occupazione nell’Eurozona e nella Ue è cresciuta più del previsto, raggiungendo i massimi storici. Sale anche il dato italiano, ma con un ritmo inferiore alla media degli altri Paesi: +0,4% è l’incremento rispetto ai tre mesi precedenti nei 28 Stati dell’Unione Europea, +0,3% l’aumento dell’Italia nello stesso periodo.
Il numero delle persone occupate, scrive Eurostat, è “il più alto livello di sempre per entrambe le aree”: 243,2 milioni nella Ue-28 di cui 154,8 nell’Eurozona. In termini percentuali, la crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 è +1,4% e +1,5%. L’aumento congiunturale – spiega l’Ufficio statistico della Unione europea – è superiore alle stime degli analisti.
Gli incrementi maggiori, rispetto all’ultimo trimestre 2016, sono stati rilevati in Estonia (+2,9%), Malta (+1,7%) Svezia (+1,2%) e Irlanda (+1,1%). Decrementi sono stati invece osservati in Lettonia (-1,9%), Romania (-1,2%), Croazia (-0,6%) e Lituania (-0,5%).