Questa sera andrà in scena la prima delle due date del tour dei Radiohead presso la Visarno Arena di Firenze, mentre la seconda è prevista venerdì 16 giugno presso l’IDays Festival di Monza. I concerti sono stati organizzati da Indipendente ConcertiLive Nation.

Se pensate di appartenere a quella classe di fan scapigliati pronti nell’affidare al karma la speranza di trovare davanti alle location l’agognato biglietto, rilassatevi: in questi giorni i social registrano un proliferare continuo di persone disponibili a vendere il proprio ticket, soprattutto per la data di Monza (pare che persino Thom Yorke stia cercando di liquidare il suo).

Al di là dell’evidente ironia del fake tweet, il fuggi fuggi generale da quello che si annuncia uno dei tour più importanti dell’anno pare più che una voce. Per giustificare tale scellerato atto sono diverse le ipotesi da prendere in considerazione.

Forse tali individui, esauritosi l’hype intorno all’evento, hanno scoperto che il concerto si tiene di venerdì e dunque preferiscono cavalcare a suon di spritz la movida cittadina?

Considerando l’evidente calo d’interesse per i concerti mostrato da vecchie e nuove generazioni, non sarebbe un’ipotesi da escludere. Quanto affermato – se fosse vero – indurrebbe a realizzare che nemmeno più i Radiohead riescono a sedurre “nel nome della musica”.

Per caso i recenti attacchi terroristici inducono le persone a rinunciare a un evento di tale importanza?

È possibile, sebbene – molto banalmente – chiudersi in una campana di vetro non sia esattamente la soluzione.

Il costo del biglietto, unitamente alle spese a corredo, per raggiungere Monza potrebbe influire?

Facendo i conti della spesa, si scopre che a confondere non sia tanto il prezzo del ticket, bensì i costi accessori: tra benzina, autostrada, parcheggio (abbassate quei prezzi, diamine!!!) e qualche birra, si scopre che l’esborso sarà almeno di 100 euro.

Piuttosto che trovare parole per giustificare quanto sopra esposto, viene più facile concentrarsi su alcuni dei motivi per cui fare carte false per non perdersi la serata.

Un concerto dei Radiohead lascia indifferenti?

Seppur le sperimentazioni di certi passaggi siano appannaggio esclusivo di chi ritiene la loro musica un dogma incontestabile, il gruppo ha saputo tracciare il proprio presente all’interno di un percorso d’indiscutibile coerenza.

È più facile scendere a patti con l’aureo passato oppure con il mutevole presente della band?

Il disco uscito nel 2016 è capace di centrifugare all’interno di undici canzoni storia e consapevolezza. Non sarà un capolavoro ma poco ci manca.

La scaletta del tour potrebbe essere motivo per cercare di guadagnare le prime file?

Esiste un sito di riferimento, nel quale verificare data per data, le canzoni fin qui proposte. Dateci uno sguardo, scoprirete che durante il live potrebbero trovare spazio autentiche perle, alcune delle quali mai eseguite prima. Ma fate attenzione, se tra i vostri sogni esiste quello di ascoltare Creep, difficilmente sarà esaudito: Yorke e soci sembravano aver fatto pace con quella canzone, tanto da riproporla nella prima tranche del tour ma l’antica idiosincrasia per quei versi pare aver ripreso il sopravvento (suonata l’ultima volta il 17 aprile al Coachella Festival).

Il solito dj qualunque raggiungerà Monza per vedere i Radiohead per l’ennesima volta. Amici e birra faranno la differenza e completeranno una serata a lungo attesa.

 

9 canzoni 9 … per esserci

Lato A

Daydreaming

Knives Out

The National Anthem

Planet Telex

Lato B

I Might Be Wrong

Jigsaw Falling Into Place

Paranoid Android

2+2=5

Lucky

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