Il primo numero, uscito a maggio con una copertina dedicata alla cannabis, ha venduto 45mila copie il giorno di uscita, in abbinata al Fatto Quotidiano, e oltre diecimila nell'arco del mese. Il direttore Gomez: "E' la dimostrazione che i lettori sono ancora disposti ad andare in edicola per informarsi in modo più ampio". Nel numero di giugno, dedicato alla "voglia di Uomo Forte", la macchina della propaganda della Russia di Putin raccontata dagli infiltrati
Successo in edicola per Fq Millennium, il nuovo mensile dell’Editoriale Il Fatto diretto da Peter Gomez: il primo numero, quello di maggio, ha venduto 55.850 copie, di cui 45mila il primo giorno di uscita in abbinata obbligatoria con Il Fatto Quotidiano, e oltre 10mila nell’arco del mese. Dati lusinghieri per una testata che, in controtendenza con l’informazione attuale, privilegia le inchieste lunghe, i reportage, l’approfondimento. “E’ un successo oltre le previsioni, che speriamo di confermare nei prossimi numeri”, commenta Peter Gomez. “Ed è la dimostrazione che i lettori sono ancora disposti ad andare in edicola per informarsi in modo più ampio, per il piacere di leggere articoli lunghi e ben curati, per guardare grandi reportage fotografici”.
Il numero di maggio era dedicato in larga parte alla cannabis fra business criminale e spinte alla legalizzazione, con un focus sull’utilizzo terapeutico, ancora poco diffuso in Italia. Il secondo numero, in edicola da sabato 10 giugno, ha invece come tema portante “Chi vuole l’uomo forte”. Attraverso le informazioni fornite da diversi insider, il mensile racconta dall’interno la macchina della propaganda russa (tornata oggi d’attualità con il caso Trump-Russiagate), rivolta sia all’interno del Paese di Vladimir Putin sia verso l’Europa. A partire dalla “fabbrica dei troll” che da San Pietroburgo diffonde fake news e commenti sotto falso nome con l’obiettivo di esaltare la Russia di Putin e metterne in cattiva luce gli avversari.
Ma l’Uomo Forte è una pulsione che può albergare in tutti noi, anche se sinceri democratici, come narra lo scrittore Alessandro Robecchi, che passa in rassegna ogni piccolo indizio di “uomofortismo”. E’ così che poi nascono i populismi, da cui l’Italia è tutt’altro che immune, spiega in una lunga intervista il politologo Marco Revelli, figlio del partigiano Nuto. Naturalmente non c’è bisogno di essere uomini per essere forti, basta leggere quanto racconta Ilaria D’Amico, giornalista che ha tenuto testa a Gheddafi, Berlusconi e al maschilissimo mondo del calcio. Fino agli inviati Nanni Delbecchi e Antonio Armano, che insieme al grande fotografo Marcello Bonfanti si sono sottoposti alle pesanti attenzioni della nota mistress torinese Kelly. Per descrivere dal vivo che cosa si prova a essere, una volta tanto, “giornalisti al guinzaglio”. O a essere esposti alla “gogna”, non solo mediatica.
Tirato in 120.000 copie, venduto in abbinata obbligatoria con Il Fatto Quotidiano nel solo giorno di uscita a 5 Euro, FQ MillenniuM resta poi in edicola tutto il mese a 5 Euro.