Sparò al giovane durante un controllo di routine. Il filmato è diventato virale su Facebook. La decisione della giuria, arrivata dopo 29 ore di deliberazione, ha dato il via ad una manifestazione pacifica di protesta con migliaia di persone scese in piazza, 18 delle quali sono state arrestate per non aver rispettato gli ordini della polizia
È stato assolto da tutti i capi d’accusa Jeronimo Yanez, l’agente di polizia che ha ucciso l’afroamericano Philando Castile, 32 anni, lo scorso anno durante un controllo di routine. La decisione della giuria è arrivata dopo 29 ore di deliberazioni su un caso che aveva infiammato l’America con un filmato diventato virale su Facebook. Nonostante l’assoluzione l’agente è stato licenziato.
L’assoluzione dell’agente ha dato il via ad una manifestazione pacifica di protesta che ha portato in piazza migliaia di persone. Il corteo si è chiuso con 18 persone arrestate per non aver rispettato l’ordine della polizia di disperdersi.
Jeronimo Yanez aveva fermato Castile vicino Minneapolis in Minnesota, perché riteneva che l’uomo corrispondesse alla descrizione di un sospettato per una rapina recente. Il 32enne era in macchina con la fidanzata e una bambina. L’auto della polizia avrebbe fatto accostare quella su cui viaggiavano e il giovane, dopo aver dichiarato di possedere una pistola con un regolare porto d’armi, si sarebbe affrettato a cercar la patente dietro la richiesta dell’agente. In questo frangente il poliziotto avrebbe sparato al giovane, causandone la morte.
Un video, ripreso dalla fidanzata di Castile, immortala la scena del giovane agonizzante riversato sul sedile insanguinato, mentre l’agente continua a puntar la pistola verso il 32enne. Il video, che dura 10 minuti, mostra la donna che racconta l’accaduto, mentre il ragazzo si riversa sofferente sul sedile.