“Renzi ha incontrato Prodi? Questo balletto intorno a Prodi fa un po’ sorridere“. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite di Tagadà (La7). “Il centrosinistra ha avuto Prodi nel governo del ’96 e due anni dopo l’ha buttato giù” – spiega – “Ha riavuto Prodi nel 2006 e dopo un anno e mezzo lo ha ributtato giù. Lo ha avuto candidato designato all’unanimità come presidente della Repubblica nel 2013 e lo hanno perforato i franchi tiratori, che erano 101, secondo alcuni, 120, secondo altri. Tutti del suo partito e ancora siedono tutti nell’attuale Parlamento. E ancora non sono venuti allo scoperto“. E aggiunge: “Ai tempi del referendum lo dipingevano come un vecchio rimbecillito che aveva riempito il centrosinistra di alleati in una coalizione impossibile e adesso improvvisamente se lo contendono, ormai alle soglie degli 80 anni. Meno male che Prodi è una persona seria e ha già detto che alla sua età fa felicemente il pensionato. Affidiamoci al suo buon senso, visto che gli altri non ne hanno”. Poi sottolinea: “Berlusconi ha già detto che è disponibilissimo a fare un’alleanza con Renzi per salvare l’Italia dai populisti antieuropei. E pensare che eravamo abituati a pensare che fosse lui un populista antieuropeo, ma evidentemente c’è un nuovo travestimento in atto. Renzi ovviamente ai suoi elettori non può dire, come peraltro Berlusconi, che vuole allearsi col Cavaliere, perché i suoi elettori non accetterebbero la cosa. E quindi continua a dire che gli piace Prodi e che guarda a Pisapia, ma sa benissimo anche lui che i voti di Pisapia non basteranno forse neppure a superare lo sbarramento del 3%”. Travaglio chiosa: “Se dovessi scommettere, punterei su un governo Renzi-Berlusconi, a patto che i due partiti insieme portino parlamentari che arrivano al 50% + 1. Cosa che non è affatto scontata”
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