Nel paese in provincia di Rimini "un caso più unico che raro" come dice l'Anci. La prima fu Ivonne Crescentini, nel 1993: "Non fu facile, ma avevo un caratterino...". Poi Luigina Matricardi, nel 2004: "Io più arzdora? La piadina la so fare, ma donna o uomo conta saper amministrare". Infine Mimma Spinelli, appena riconfermata: "Forse noi donne abbiamo una visione più ampia del mondo, ma non chiamatemi wonder woman"
Se non è un record, fanno sapere dall’Anci, poco ci manca. Di sicuro, anche in una terra come la Romagna, pioniera delle pari opportunità, la storia politica di Coriano – diecimila anime sulle colline di Rimini – resta un’eccezione. In mancanza di statistiche ufficiali, forse unica. Qui, infatti, da quasi 25 anni
Destra o sinistra, ma sempre donna
“A Coriano tanti anni fa sventolavano bandiere rosse, ma ormai – dicono i residenti – va di moda il rosa”. Almeno da quando Ivonne Crescentini, siamo nel gennaio 1993, spezzò il monopolio e s’impose come prima sindaca nella storia della città romagnola. Sindacalista della Cgil, classe 1949, governa Coriano per oltre dieci anni. “Ma all’inizio non fu per niente facile – ricorda – né in Comune né all’interno del partito (il Pds, ndr). Sa, al tempo c’era ancora un partito”, sottolinea col sorriso, togliendosi forse dalle scarpe qualche sassolino. “Io venivo dal sindacato, sempre dalla parte dei lavoratori e dei pensionati, non ero un’estranea per gli abitanti di Coriano. Però se non avessi avuto questo caratterino che mi ritrovo sarebbe stata molto più dura”.
Fino all’attuale sindaca, Mimma Spinelli che nel 2012 fa più scalpore perché – nella Stalingrado romagnola – guida la prima giunta di centrodestra, nonostante il vessillo della civica con cui si presenta alle elezioni. Non è neppure romagnola, sulla carta d’identità c’è scritto Sammichele di Bari. Ma per i curianès, a giudicare dalle urne, chissenefrega.
Wonder Woman e le veline
“Se in questo paese governano le donne da più di vent’anni non credo sia solo una coincidenza”, spiega Spinelli. “La forza di noi donne è quella di avere una visione più ampia, gli uomini in questo sono più schematici. Come nella gestione della famiglia, dove siamo costrette a occuparci di tutto, anche in politica abbiamo il vantaggio di saper guardare la realtà e quindi anche all’amministrazione di un Comune, a tutto tondo. Per carità, non chiamatemi wonder woman,
Eppure ancora nel 2017 l’immagine del sindaco sui tacchi a spillo, che non rinuncia al look nemmeno per visitare un cantiere, continua a fare notizia. Nei bar e perfino sulla stampa locale. “Ma se attraverso questo si parla di Coriano io sono contenta, prima non ne parlava mai nessuno. Certo se un uomo sbaglia il tipo di cravatta nessuno se ne accorge, su noi donne si accendono subito i riflettori. Ma io ci gioco da sempre e di certo non rinuncio alla mia femminilità per qualche chiacchiera. I cittadini non mi hanno votato per il mio look, ma perché ho dimostrato di essere una donna tenace e coraggiosa, che ha saputo imporsi con carattere anche di fronte a scelte difficili”. In modo che nel 2017 non faccia più notizia che un sindaco sia uomo o donna ma se amministra bene o male. Coriano è già in vantaggio.