“Gazzarre ignobili in Senato”. A pochi giorni di distanza dal dibattito in Aula sullo Ius soli tra le urla dei leghisti e lo scontro tra 5 stelle e Pd, si è espressa anche la Chiesa che ha condannato il comportamento dei partiti. “C’è preoccupazione nella Chiesa”, ha detto monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei, intervenendo alla manifestazione organizzata da Repubblica a Bologna, “per il modo in cui si sta affrontando questo tema: non mi sembra sia il modo migliore, quelle gazzarre ignobili che hanno caratterizzato l’aula in Senato. Sono cose così importanti sulle quali o ci si confronta o si affossa una realtà molto importante. Un’indagine Demos dimostra che tre italiani su quattro sono favorevoli alla cittadinanza a chi è nato in Italia”. Galantino ha condannato quei politici che da sempre fanno delle politiche contro gli stranieri, ma non solo. “E’ chiaro”, ha detto, “che questo faccia venire l’orticaria a coloro che hanno impostato tutta la loro politica e il loro consenso sul contrario. E ci sta pure. Quello che mi preoccupa è che partiti o formazioni politiche che hanno sempre lavorato diversamente ora stiano temendo di perdere voti. Questo è pericolosissimo: inseguire qualcun altro solo per rincorrere il successo vuol dire non fare politica, ma fare soltanto il proprio interesse”. E alla domanda specifica se il Pontefice stia facendo particolare leva sui temi dell’antipolitica, il segretario Cei ha dichiarato: “Il Papa non sta dando una mano all’antipolitica, sta cercando invece di dire ai politici ‘fate una politica con la P maiuscola. E la politica non è quella di chi grida di più o della lobby vincente, ma di chi fa il bene comune”.
Solo ieri a parlare era stato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che, in proposito, si era auspicato uno sblocco della situazione in Parlamento: “E’ un atto di civiltà”, ha detto. Diversa la posizione dei 5 stelle che, in particolare dopo il flop alle ultime amministrative, hanno scelto la linea dura e criticato il provvedimento: “Pastrocchio invotabile”, ha detto Grillo. Galantino, nonostante negli ultimi tempi ci sia stato un corteggiamento dei 5 stelle nei confronti della Chiesa facendo leva su alcuni temi sensibili per entrambi come il reddito di cittadinanza, non ha risparmiato le critiche: “Non è che devo mettermi a fare il furbo davanti a voi. Qui tutti sanno come certe persone prima hanno detto una cosa, poi ne hanno detta un’altra. Sappiamo anche che è importante entrare nel merito della legge e capire che certe cose si possono anche cambiare, ma non si cambiano saltando sui banchi, non si cambiano dicendo le parolacce. Si cambiano mettendosi davanti al testo e dicendo che è importante assicurarsi che il bambino che nasce in Italia conosca bene l’italiano e la storia italiana. Non è questione di appiccicare etichette: ‘italiani’. Bisogna assicurarsi che essere cittadino italiano corrisponda a un sentire da italiano. Ma su questo si discute, non ci si prende a botte”.