Dolce & Gabbana contro Miley Cyrus: già da qualche tempo la scelta della casa di moda di vestire la first lady Melania Trump aveva attirato diverse critiche, adesso arrivano anche quelle dell’ex stellina di Disney Channel nota per i suoi eccessi e per i suoi look stravaganti. Ma Stefano Gabbana contrattacca: “Se pensi di fare politica con un post sei un’ignorante”.
Miley Cyrus ha postato su Instagram una foto del fratello minore Braison, musicista e modello di 23 anni, che ha sfilato per Dolce & Gabbana alla Milano Fashion Week lo scorso weekend. Insieme alla foto la popstar ha scritto un messaggio di incoraggiamento per Braison: “Non è mai stato un sogno di mio fratello essere un modello, è uno dei musicisti più talentuosi che le mie orecchie abbiamo avuto la fortuna di ascoltare, ma è un tratto caratteristico della famiglia Cyrus provare qualsiasi cosa almeno una volta e abbracciare opportunità che ti incoraggino a fare un passo fuori dalla tua comfort zone”. Dopo la dolcezza da sorella, un post scriptum al vetriolo contro il marchio d’abbigliamento: “P.S: D&G, sono MOLTO in disaccordo con le tue politiche“, con tanto di maiuscolo “ma appoggio lo sforzo dell’azienda di celebrare i giovani artisti e fornire una piattaforma in grado di far brillare la loro luce, in modo che tutti possano vederla”.
Per qualche fan che la difende a spada tratta sui social, la cantante nel post farebbe riferimento a uno scarso impegno dell’azienda nella scelta di materiali ecosostenibili, ma è nota la battaglia di Miley Cyrus contro Donald Trump, dai tempi della campagna elettorale fino alla Women March. Stefano Gabbana ha interpretato il post proprio in chiave politica e ha risposto per le rime: “Noi siamo italiani e della politica non ci interessiamo, di quella americana ancora meno! Noi facciamo abiti e se tu pensi di fare politica con un post sei semplicemente un’ignorante. Non abbiamo bisogno dei tuoi post e dei tuoi commenti. La prossima volta ignoraci per favore”. Il tono acceso del post, scritto sia in italiano che in inglese, è stato mitigato dall’aggiunta delle faccine sorridenti, ma la polemica ha preso fuoco sui social, infiammando fan e detrattori della Cyrus. L’azienda ha usato anche l’hashtag #boycottdolcegabbana, creato per incitare al boicottaggio dell’azienda di moda ma poi impugnato orgogliosamente dalla maison, che l’ha perfino stampato su una linea di T-shirt personalizzate.