Tre volti e un comune denominatore: l’Europa, il tema della migrazione e i “classici” tra gli autori. Sembra davvero difficile secondo i nostri tre esperti che per l’analisi del testo ovvero il brano di prosa o poesia, il ministero possa aver scelto come fece l’ex ministro Maria Chiara Carrozza un autore contemporaneo come Claudio Magris
C’è chi trascorre la giornata in Rete sui gruppi Facebook “Maturità 2017 tocca a me” per confrontarsi con i coetanei; c’è chi si è buttato sui libri e non dorme la notte e altri ancora che stanno cercando suggerimenti tra gli esperti. Mancano ormai solo cinque giorni alla prima prova scritta della maturità che assegnerà ai ragazzi una traccia da svolgere in un massimo di sei ore con il solo aiuto del vocabolario.
Abbiamo chiesto a tre importanti scrittori di aiutarci a capire quali potrebbero essere gli argomenti che usciranno quest’anno. Un “toto tema” fatto con Corrado Augias, giornalista, scrittore, conduttore televisivo noto anche ai più giovani; Eraldo Affinati, insegnante, autore di diversi libri tra cui “L’uomo del futuro” candidato al premio “Strega” lo scorso anno e arrivato al secondo posto e Raul Montanari, classe 1959, autore di “Sempre più vicino” e di altri numerosi libri.
Tre volti e un comune denominatore: l’Europa, il tema della migrazione e i “classici” tra gli autori. Sembra davvero difficile secondo i nostri tre esperti che per l’analisi del testo ovvero il brano di prosa o poesia, il ministero possa aver scelto come fece l’ex ministro Maria Chiara Carrozza un autore contemporaneo come Claudio Magris. “Penso ad un brano di poche righe di Leopardi. Per esempio – cita Augias parlando della prima traccia – un pezzo del “Discorso sullo stato presente dei costumi degli italiani” scritto nel 1824. Lì c’è una riflessione su cosa eravamo e su cosa siamo ancora oggi”.
Non la pensa in maniera diversa Affinati che alla secondaria di secondo grado ha insegnato e conosce bene i “programmi”: “Il problema è che i contemporanei a scuola non vengono fatti perciò si deve puntare sui classici. In quinta si finisce con Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini. I ragazzi non conoscono la letteratura contemporanea. Penso a quelli amati dai ragazzi, Leopardi, Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni. Se sono fatti in modo appassionato e bello gli studenti si innamorano”.
Montanari offre qualche altro indizio: “Si era parlato di Grazia Deledda ma è molto lontana. Alda Merini potrebbe essere una scelta: oggi è l’incarnazione più popolare della poesia. Un po’ tutti abbiamo letto qualcosa di lei. Non escluderei una traccia di De André dopo il premio Nobel a Bob Dylan. Il cantante genovese è molto amato anche dai poeti. Va ricordato che quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della morte di Primo Levi: è un grandissimo scrittore”. Montanari pensa anche a Calvino ma per parlare di ecologia magari riflettendo su un testo come “La formica argentina” o la “Nuvola di smog”.
Affinati ipotizza che gli autori classici si possono anche legare alla cronaca: “Li puoi attualizzare. Cito spesso il caso di un afgano con il quale parlammo di Foscolo e Zante e della sua morte a Londra. Foscolo è stato un esule proprio come il mio studente”. Dall’altro canto gli studenti sperano, secondo un sondaggio fatto da Skuola.net, che non escano Grazia Deledda, Elsa Morante o Cesare Pavese.
Sulla traccia del saggio breve o dell’articolo di giornale che presenta quattro sotto temi (di ambito storico – politico, artistico –letterario, tecnico- scientifico e socio-economico), Affinati non ha dubbi: “Spero che puntino sull’Europa e l’immigrazione. E’ quello il tema dei nostri tempi e anche di queste ore. Questo argomento anche sganciato dalla cronaca con una riflessione più generale sull’Europa penso che dovrà essere toccato in questa maturità 2017”. Così la pensa anche Montanari che sottolinea il fatto che la tematica ambientale potrebbe essere presente anche in questo ambito.
Mentre per il tema storico lo scrittore romano ricorda che a scuola i programmi scolastici arrivano a tutto il Novecento e potrebbe essere la volta buona per proporre un tema sui nazionalismi visto che quest’anno vi sono stati i sessant’anni dal Trattato di Roma. Chi pensa al 25esimo delle stragi è Montanari: “Sarebbe un tema tra storia e attualità interessante. Sono gli ultimi eroi italiani sui quali siamo tutti d’accordo. Non è da escludere e me lo augurerei”.
Diverso il parere di Augias e Affinati sull’attualità: “Il G20 sull’Africa che c’è stato a Berlino nei giorni scorsi potrebbe essere uno spunto. E’ stato un appuntamento rivoluzionario. La Germania ha messo l’Africa al centro dell’attenzione”. Il giornalista pensa ad una riflessione su questo appuntamento. Mentre Affinati che ha dedicato un libro a don Lorenzo Milani, strizza l’occhio al priore di Barbiana: “E’ il cinquantenario di “Lettera a una professoressa” e della morte di don Lorenzo. Una traccia su lui è uscita negli anni Settanta. Potrebbe essere l’argomento del tema di attualità ma anche dell’analisi del testo”. Sull’attualità anche Montanari pensa all’immigrazione: “E’ strano che la scuola non parli di questo”. Chi conosce bene la macchina ministeriale, tuttavia, esclude in maniera netta don Milani. E per quanto riguarda il G20 bisogna ricordare che le tracce sono state scelte a fine marzo.