Tanta musica, gli artisti italiani più importanti del momento ma anche misure di sicurezza rafforzate e niente venditori abusivi di alcolici. È il clima che si respirava a Milano in piazza Duomo in occasione del concerto di Radio Italia di domenica 18 giugno. La novità più importante rispetto alle passate edizioni è la riduzione del numero di persone ammesse a all’evento: dalle oltre 60mila del 2016 alle 23mila e 500 di quest’anno. Una misura decisa dalla questura per evitare il ripetersi dei fatti di Torino durante la finale di Champions. Ma la decisione lascia perplesse molte persone: “Non è in questo modo che si riduce il rischio, perché anche con 23mila spettatori può succedere il finimondo – racconta una ragazzo che non si è mai perso un concerto di Radio Italia – Questa riduzione drastica è già una sconfitta“. Alcuni giovani non hanno potuto raggiungere l’area più vicina al palco perché in possesso di un selfie stick. “Dimezzare il numero di persone è arrendersi a chi vuole la paura nelle nostre menti e nei nostri cuori – racconta un altro giovane – Ma penso che i cantanti faranno il loro dovere e ci divertiremo lo stesso”. Il concerto poi si è svolto senza particolari problemi.
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