Quando il 22 febbraio 2017 fu scoperto un intero sistema planetario alieno si disse che ormai non era più da chiedersi se ma quando sarebbe stata scoperta una nuova Terra. E chissà che il gemello del nostro pianeta non sia tra i nuovi 219 pianeti esterni al Sistema solare scoperti dal telescopio spaziale Kepler. Dieci di questi sono infatti grandi quanto la Terra e si trovano nella cosiddetta fascia abitabile, cioè alla giusta distanza dalla propria stella per poter avere acqua liquida in superficie. Con questo ottavo catalogo della sua missione la Nasa ha annunciato che il numero di potenziali mondi alieni sale a 4.034: di questi 2.335 sono stati verificati come pianeti, e più di 30 sono grandi quanto la Terra in fascia abitabile.
219 potential new worlds have been identified by scientists using @NASAKepler data. Explore: https://t.co/gvIEeJnUgB pic.twitter.com/Rj51K42UkJ
— NASA (@NASA) 19 giugno 2017
Grazie ai dati di Kepler, un secondo gruppo di ricerca è riuscito anche a misurare con precisione migliaia di pianeti, rivelando due tipologie principali tra quelli più piccoli: quelli rocciosi grandi quanto la Terra e quelli gassosi più piccoli di Nettuno. “Ci piace pensare a questo studio di classificazione dei pianeti come quello con cui i biologi identificano nuove specie animali”, spiega il coordinatore Benjamin Fulton, dell’Università delle Hawaii a Manoa. “Trovare due gruppi distinti di esopianeti è come scoprire che mammiferi e lucertole formano due rami distinti dell’albero evolutivo”. La scoperta di queste due tipologie è importante per la ricerca di vita, perché indica che circa la metà dei pianeti conosciuti nella galassia non hanno superficie oppure la nascondono dietro una spessa e schiacciante atmosfera, dunque offrono un ambiente poco ospitale.