È evasa e ha lasciata la sua bimba in cella. Arriva da Torino la notizia della fuga dalla sezione Icam, le case per mamme detenute con attenuata sorveglianza e, di una giovane rom di 22 anni. Laura Sulejmanovic, dopo aver attraversato e scavalcato una cancellata, si è dileguata nei campi. La detenuta, accusata di omicidio stradale e omissione di soccorso, ha abbandonato la figlia di pochi mesi.

“Dopo che ha ucciso una persona l’hanno messa in hotel, colpa dello Stato”, protesta la famiglia di Oreste Giagnotto, morto nell’incidente stradale di cui la giovane è accusata, che ha partecipati a una manifestazione davanti alla Prefettura per la chiusura dei campi. “Se prendono me senza patente mi rovinano, a lei invece l’hanno lasciata scappare”, è lo sfogo di Graziella, moglie della vittima, con indosso una t-shirt con la foto del marito e la scritta ‘Non lasceremo che ti dimentichino’. “È colpa dello Stato – sottolinea -. Noi non siamo razzisti, sono io che ho visto mio marito sull’asfalto. E non lo dimenticherò mai…”.

L’incidente in cui Oreste Giagnotto ha perso la vita lo scorso 12 maggio in strada dell’Aeroporto, non lontano dal campo nomadi in cui la madre evasa viveva fino all’arresto. La giovane era alla guida di un camper quando, all’improvviso, ha compiuto una inversione finendo contro lo scooter guidato dalla vittima. Immediati i soccorsi, anche se per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Dopo essere fuggita, la ragazza era tornato sul luogo dell’incidente. “Ho avuto paura”, la sua versione, che non ha convinto gli inquirenti, l’arresto e la detenzione nella sezione Icam. Fino ad oggi pomeriggio. Le ricerche della madre evasa sono in corso. In serata il prefetto di Torino, Renato Saccone, ha incontrato la famiglia Giagnotto assicurando il massimo impegno delle forze dell’ordine per assicurare la giovane donna alla giustizia. “Speriamo la prendano – commentano i parenti – altrimenti andiamo noi a prenderla stanotte…”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Papa Francesco a Barbiana 50 anni dopo don Milani. Da Maresco a Francuccio: “Per noi la sua è stata una scuola di vita”

next
Articolo Successivo

Trento, la Provincia annulla il concorso per un funzionario del Cue dopo sospetti sulla prova

next