“Sono convinto che per l’uomo sia arrivato il momento di lasciare la Terra”. Parola di Stephen Hawking. Il celebre cosmologo britannico pensa che l’unica salvezza dell’umanità sia nella ricerca di un nuovo mondo. Magari uno dei tanti gemelli della Terra che gli scienziati stanno sempre più spesso scoprendo nel firmamento celeste. Famoso per i suoi studi sui buchi neri, lo scienziato, che sogna di volare nello spazio come turista, ha manifestato tutto il suo scetticismo sul destino del nostro Pianeta in occasione dello Starmus festival di Trondheim, in Norvegia. Un appuntamento che riunisce scienziati, musicisti, scrittori e artisti per celebrare la scienza. E che vede da anni tra i suoi protagonisti proprio Stephen Hawking.
“La Terra sta cominciando a diventare troppo piccola per noi – aggiunge lo scienziato -. Le nostre risorse fisiche si stanno rapidamente esaurendo”. Secondo Hawking, non ci sarebbero più “le condizioni, su questo Pianeta, per superare le possibili crisi che ci attendono. Quando abbiamo superato crisi come quella attuale – prosegue il fisico inglese -, generalmente avevamo a disposizione qualcos’altro da colonizzare. Colombo lo ha fatto quando ha scoperto il nuovo mondo nel 1492. Ma non c’è più nessun mondo nuovo per noi dietro l’angolo. Stiamo correndo verso lo spazio, e l’unico posto dove possiamo andare è un altro pianeta”.
Lo scienziato è, ad esempio, preoccupato per le conseguenze a lungo termine del riscaldamento globale, in merito al quale sottolinea che il presidente Usa “potrebbe aver preso la decisione più grave e sbagliata che questo mondo abbia visto”. Il suo auspicio è che gli esseri umani decidano di costruire una base spaziale sulla Luna nei prossimi 30 anni, ed entro il 2025 programmino una missione su Marte . “Sparpagliarsi nello spazio – conclude Hawking – cambierà completamente il futuro dell’umanità”.