Dal Portogallo ai Balcani, l’Europa occidentale sarà ancora per qualche giorno nella morsa di temperature alte e ondate di calore. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo – World meteorological organitation) che sottolinea come le ondate di calore da record registrate nelle ultime settimane siano “insolitamente in anticipo” e si stiano verificando in “in altro anno eccezionalmente caldo” per la Terra.
Sintetizzando i dati già resi noti dalle agenzie regionali per il meteo, la Wmo evidenzia che le ondate di calore diventeranno sempre più “intense, frequenti e persistenti” a causa dei cambiamenti climatici prodotti dalle emissioni di gas serra. In Europa è stato diramato un bollettino di allerta per ondate di calore almeno fino al 25 giugno: “Temperature significativamente sopra la norma e ondate di calore” sono attese in gran parte del Mediterraneo occidentale, dal Portogallo, dove l’eccezionale caldo sta pesando sull’emergenza incendi, ai Balcani. Tali ondate di calore sono generate da aria molto calda che dal Sahara si sposta su penisola iberica e bacino mediterraneo, spiega la Wmo.
Nel weekend, quando sono scoppiati gli incendi, in Portogallo quasi un terzo delle stazioni meteo registrava temperature oltre i 40 gradi. La Spagna ha appena superato la primavera più calda dall’inizio del XXI secolo. In Francia è allerta caldo almeno fino a venerdì, con temperature tra 32 e 38 gradi centigradi nel pomeriggio, più di 10 gradi sopra la media stagionale. Non va meglio Oltreoceano, negli Stati Uniti, con ondate di calore pericolose attese almeno fino a venerdì in Nevada, Arizona, parte della California e a Las Vegas. I quasi 48 gradi registrati a Phoenix ieri hanno impedito agli aerei di alzarsi in volo.