Il neozelandese ha "realizzato un sogno", ottenendo il suo primo punto ATP grazie alla vittoria in un torneo nel Guam: "Voglio essere di riferimento per tutti i bambini con disabilità. Niente è impossibile e con tanta determinazione, volontà e credendo in loro stessi, possono raggiungere qualsiasi risultato desiderino"
Alex Hunt è entrato nella storia del tennis. Si tratta del primo giocatore con disabilità ad accedere nella classifica ATP, dove ci sono i tennisti professionisti di tutto il mondo. Hunt è nato in Nuova Zelanda, a Wakefield, con solo la metà del braccio sinistro. Con una volontà di acciaio e una straordinaria passione per il tennis, il 23enne non ha mai rinunciato ad allenarsi e giocare grazie ad una protesi. Questa settimana Alex ha “realizzato un sogno”, ottenendo il suo primo punto ATP in un Torneo future nel Guam (con montepremi da 15mila dollari) sconfiggendo la wild card Christopher Cajigan 6-0 6-0 in 48 minuti.
Hunt si è innamorato del tennis quando vide in televisione una replica di una storica finale di Wimbledon d’inizio anni ’80 tra il suo connazionale Chris Lewis e John McEnroe. In quel momento decise che quello sport sarebbe diventata la sua professione. Alex ha appena concluso il suo percorso di studi al St. Mary’s College negli Stati Uniti per il quale ha giocato nel campionato NCAA. Adesso si appresta a iniziare la sua carriera da professionista, ma per molti è già una star. Il suo sogno, infatti, oltre a quello di diventare un tennista professionista, è quello di “diventare una fonte di ispirazione per tutti i bambini disabili”, provando loro che “niente è impossibile e con tanta determinazione, volontà e credendo in loro stessi, possono raggiungere qualsiasi risultato desiderino”.
Hunt spera di poter giocare anche più lontano da casa e magari di incrociare così il suo idolo Roger Federer: “Mi ha sempre colpito il modo in cui ama questo sport, come scende in campo. È per questo che voglio continuare a giocare e mi auguro che un giorno, magari, accetti di fare qualche scambio con me in un campo da tennis”. Nei prossimi mesi il tennista neozelandese si allenerà in Spagna dove spera di poter fare base per giocare qualche torneo in Europa: “Cosa cambia adesso? Nulla, davvero. Continuerò ad allenarmi duramente, vedremo cosa succede. Certo, se proprio dovessi esprimere un altro desiderio, direi che qualificarmi per Wimbledon sarebbe magnifico. Chissà, magari ci riuscirò…”.