Scontro concitato a L’Aria che Tira (La7) tra l’ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge e il deputato della Lega, Massimiliano Fedriga. Il primo tema della polemica è l’esito delle elezioni amministrative, argomento su cui l’europarlamentare del Pd sottolinea il netto astensionismo e la disaffezione dell’elettorato. Non è d’accordo Fedriga, che puntualizza: “Ci deve essere un punto di confronto tra tutti i partiti, anche avendo posizioni che devono trovare una sintesi comune. Questo punto è come vogliamo l futuro di questo Paese. Cioè, sulla vergognosa riforma Fornero siamo disponibili a dire tutti insieme che va abrogata? Siamo disponibile a dire che va messa in atto la Flat Tax e che abbassata la pressione fiscale? Siamo disponibili a dire che le politiche sulla immigrazione, come Mare Nostrum, sono state un fallimento, che hanno portato più clandestini in Italia e hanno fatto morire più gente in Italia?”. “Fedriga continua a fare campagna elettorale” – replica Kyenge – “ma la campagna è finita, bisogna cominciare a parlare dei contenuti”. E Fedriga insorge: “Non è che, quando voi parlate, siete propagatori di verità e quando parlano gli altri, fanno campagna elettorale. Se permette, dico liberamente le mie idee, che a lei non possono piacere. Può succedere. Capisco che la vostra mentalità è quella”. Lo scontro si riaccende sullo Ius Soli, riguardo al quale Kyenge applaude la posizione di Matteo Renzi, mentre Fedriga sbuffa e accompagna con espressioni eloquenti il suo disappunto: “E’ questo il coraggio che vorrei dal mio segretario. E lo sta dimostrando. Su alcune idee che sono battaglie di civiltà non bisogna arretrare”. Il conduttore David Parenzo ricorda gli insulti di Calderoli diretti all’ex ministro e snocciola le ingiurie pronunciate dalla Lega. Fedriga controbatte: “Lei sta banalizzando tutto. Noi abbiamo contestato Kyenge per la pessima politica che ha fatto da ministro, come abbiamo contestato, forse in misura più dura, quella di Alfano. Cosa c’entra il colore della pelle? Kyenge è stato un cattivo politico dal nostro punto di vista. Calderoli si è scusato pubblicamente più volte. Ora non entro nel merito del provvedimento sullo Ius Soli, che per me è una follia, ma la maggioranza che ora si trova in Parlamento non è uscita dalle urne”. E spiega: “Nel 2013 non esisteva questa maggioranza e adesso loro si stanno portando dietro una maggioranza guidata da poltrone con provvedimenti che andranno a stravolgere il tessuto sociale. Volete fare lo Ius Soli? Vi presentate alle elezioni con un programma e prendete la maggioranza per farlo. Non lo fate con queste maggioranze posticce dettate solo da poltrone, perché vuol dire andar contro la volontà popolare”
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