Un 24enne, residente nel cuneese è stato scoperto dalla polizia postale di Torino e adesso si trova ai domiciliari. In oltre tre anni ha adescato più di cento giovani. Secondo gli inquirenti non sono state commesse violenze fisiche ai danni dei ragazzi
Fingeva di essere una ragazza e adescava minori in chat utilizzando falsi profili. Un 24enne, residente nel cuneese e direttore sportivo di una squadra di calcio giovanile, è stato arrestato dalla polizia postale di Torino che ha eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. L’uomo è accusato di avere adescato su Facebook, Telegram e Whatsapp in circa tre anni più di cento giovani, la maggior parte provenienti da differenti squadre dell’ambito calcistico.
Almeno quattro le identità femminili fake utilizzate per avere i selfie erotici delle giovani vittime e poi ricattarle per averne altri. Ingente il materiale pedopornografico sequestrato. L’indagine è partita dalla sezione della Polizia postale di Asti nel 2015, quando un calciatore allora 14enne ha raccontato agli investigatori di essere stato contattato da una “coetanea” che col ricatto lo aveva poi costretto a inviare altro materiale con la minaccia della diffusione delle foto appena inviate. In alcune circostanze il 24enne proponeva un menage a trois, salvo poi tirarsi indietro in modo da proporre alle vittime di incontrare solo il suo fidanzato, cioè lui stesso. Le vittime sono state tutte identificate. Secondo gli inquirenti tra l’adescatore e i minori non ci sono stati casi di violenza sessuale.