La campagna del Comune di Roccastrada "Più affetto, meno tasse" intende trovare una famiglia a chi vive in canile. A usufruire dell'agevolazione fiscale soltanto i cittadini che assicurano le garanzie previste da un regolamento ad hoc. E per chi annualmente non presenta il certificato veterinario di buona salute stop allo sconto
Se ti porti a casa un cane, paghi meno imposte. Accade al comune di Roccastrada, in provincia di Grosseto, grazie alla campagna “Più affetto, meno tasse” che incoraggia l’adozione degli ospiti randagi del canile comunale. L’incentivo è di tutto rispetto, ed è destinato ad attirare l’attenzione anche dei non animalisti: una riduzione del Tari, la tassa sui rifiuti, tra il 50 e il 70 per cento dell’importo totale. Per un tetto assoluto di sconto di 500 euro a persona. Quando i mezzi giustificano il fine.
L’iniziativa è stata introdotta dall’amministrazione comunale di Roccastrada insieme alla sezione di Grosseto della Lega nazionale difesa del cane e all’Associazione volontari Ribolla animali indifesi (Avrai). “Siamo fieri di essere parte attiva in questo progetto molto positivo. Speriamo che consenta a tanti cagnolini di trovare una famiglia: nel nostro canile sono tenuti nel migliore dei modi e invitiamo chiunque a rendersene conto di persona. Anzi, a prenderne esempio per le altre strutture. In ogni caso – continua – meriterebbero il calore di una vera famiglia”, racconta Sabrina Guardavilla, presidente dell’associazione Avrai.
“Il nostro Comune ha voluto investire risorse su questa iniziativa puntando a unire il benessere degli animali con una riduzione dei costi del randagismo a carico della comunità – spiega il sindaco di Roccastrada Francesco Limatola -. L’obiettivo primario è quello di diminuire le spese di gestione del canile comunale, che attualmente ospita ed assiste 75 amici a quattro zampe, destinando le risorse ad altri interventi. E allo stesso tempo migliorando la vita degli animali. Il Comune manterrà alta l’attenzione sulle adozioni effettuate, a tutela del cane e al fine di evitare adesioni finalizzate unicamente all’accesso alle agevolazioni fiscali”. E “chi aderirà avrà in regalo il libro Come capire e addestrare il tuo cane, per avviare subito una buona relazione” aggiunge Emiliano Ragazzi, assessore comunale all’Ambiente.
“Più affetto, meno tasse” contempla l’abbattimento del 70 per cento del tributo Tari per le adozioni dei cani alloggiati nel canile da almeno tre anni, e del 50 per cento di quelli in custodia nella struttura pubblica da almeno tre mesi e fino a un massimo di tre anni. L’agevolazione fiscale resta attiva vita natural durante dell’animale, ma è soggetta a numerose garanzie e controlli, tutti fissati in un regolamento comunale dedicato: occorre per esempio dichiarare il proprio consenso agli uffici comunali preposti o agli altri soggetti delegati “a far visionare il cane anche senza preavviso, allo scopo di accertare la corretta tenuta dell’animale”, mentre ogni anno, non oltre il 31 dicembre, “dovrà essere presentato il certificato veterinario di buona salute del cane adottato. La sua mancata presentazione comporterà la perdita del diritto alle agevolazioni Tari per l’anno di riferimento”). I cani potranno essere adottati solo dai cittadini in regola col pagamento dei tributi comunali, e che non abbiamo mai subito condanne per reati contro gli animali. Dalle adozioni sono esclusi i cuccioli con meno di un anno di vita.