Renzi? È rimasto talmente solo che in questo momento forse vale la pena di dargli la mano“. Così, a L’Aria che Tira (La7), il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che, dopo la dichiarazione pronunciata, riceve scherzosamente un bicchiere d’acqua dal conduttore David Parenzo. “Lei giustamente dice che dopo questa frase mi si è strozzata la voce in gola“, ironizza l’ex sindaco di Bari. Poi stigmatizza la vocazione maggioritaria di Renzi: “Nel momento in cui cominciamo a pensare di fare tutto da soli, lo schieramento progressista si schianta. Secondo me, Renzi, un po’ come i tedeschi per l’inflazione nella Germania di Weimar, ha timore che una grande coalizione di tipo ulivista possa rendergli difficile il governo. Pisapia? Non so se lo voterei, non lo conosco bene. E poi è un avvocato, quindi sono sempre molto cauto”. E aggiunge: “A Renzi l’ho detto qualche tempo fa: lui ha vinto le primarie del Pd, perché il partito lo ha visto in difficoltà e lo ha sostenuto, come si fa nei partiti degni di questo nome. Non si spara al coniglio, appena questo si infortuna la zampetta. Adesso però il passaggio doveva essere quello di aprire il gioco, cioè di prendere quel sostegno e usarlo per ricucire tutto il centrosinistra”. Emiliano commenta anche la recente battuta di Massimo D’Alema (“Primarie con Renzi? Sarebbe come la roulette russa. Nun se po fa’”) e ironizza su quello che doveva essere il rottamatore della politica italiana: “Un merito Renzi ce l’ha sicuramente. Ha rimesso al mondo praticamente tutti: Berlusconi, D’Alema, Prodi, Veltroni

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Pd, Emiliano e la gag del caffè imbevibile. Poi attacca Franceschini: “Prima con Renzi. Ora lo critica perché ha perso”

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