Solidarietà a don Zappolini è arrivata tanto dal vescovo Migliavacca che dal sindaco del comune pisano dopo la comparsa dello striscione firmato dal gruppo di estrema destra. Lui minimizza: "Non attribuiamogli più importanza di quello che hanno"
“Zappolini eretico!”. Firmato Forza Nuova. A dare il buongiorno a don Armando, parroco di Perignano (Pisa), dove lunedì sera la comunità parrocchiale ha organizzato la festa di fine Ramadan è stato questo striscione. Una sorpresa, dopo che l’iniziativa si è svolta con la partecipazione di tante persone e persino del Vescovo monsignor Andrea Migliavacca. Ad avvisare il parroco all’alba è stato un barista che ha visto il lungo striscione appeso accanto alla Chiesa, il cognome del prete in nero e la parola “eretico” in rosso.
“Non voglio dare grande attenzione a questa protesta – dice don Armando – per non attribuire loro più importanza di quella che hanno. Noi continuiamo con il nostro stile, con il nostro modo di fare che è quello che mette in primo piano l’umanità. Rispondo alle persone che stimo non a loro. E’ preoccupante il clima che stiamo vivendo: se una festa così neutrale fatta con settanta rifugiati crea una reazione di questo tipo dobbiamo constatare che manca serenità”.
Il parroco non si è accorto di nulla: “Non temo per me. Ho paura non tanto di loro – spiega – ma di come questa cultura stia contaminando anche la gente. Non è normale urlare, minacciare un’iniziativa come la nostra. La festa dell’altra sera con sapori, musiche e colori da tutto il mondo e soprattutto la gioia di quei ragazzi che hanno festeggiato la fine del Ramadan con noi è impagabile”.
Il parroco non ha intenzione di denunciare, Ha lasciato il cartello appeso alla canonica ma non teme altre ritorsioni: “Per dirla in gergo calcistico sono marcato a uomo da questi ragazzi rifugiati. Questo striscione è l’indicatore che sono sulla strada giusta. Il giorno che smetteranno di attaccarmi vuol dire che ho sbagliato qualcosa”.
Il primo ad aver espresso tutta la solidarietà al parroco è stato il Vescovo che sulla vicenda ha parole chiare: “Come pastore desidero esprimere la mia vicinanza, stima e incoraggiamento a don Armando per il suo servizio di parroco ma anche per le iniziative che promuove. La manifestazione che abbiamo condiviso vuole mostrare il volto di una comunità cristiana attenta alle persone e capace di accogliere”. Monsignor Migliavacca non nasconde la sua indignazione per lo striscione: “Prendo le distanze da dichiarazioni che lasciano intendere orientamenti razzisti e di discriminazione. Non c’è alcuna eresia in quanto fatto lunedì sera. Iniziative di questo genere appartengono alla vita della Chiesa. Non siamo noi evidentemente a festeggiare la fine del Ramadan ma è la loro festa e noi abbiamo vissuto un’occasione di accoglienza e incontro”.
Dalla parte di don Zappolini stamattina anche tanti parrocchiani e non solo. Anche il sindaco Mirko Terreni che lunedì sera era presente alla festa di fine Ramadan ha espresso la solidarietà al parroco: “Forza Nuova non è la prima volta che fa dei gesti di questo tipo nei confronti di don Zappolini. Ogni volta che ha costruito ponti anziché muri si sono fatti sentire”.
Il primo cittadino non ha alcuna intenzione di fare un solo passo indietro rispetto all’impegno dell’amministrazione verso la parrocchia: “Questo atto di protesta ha tutta la nostra condanna, continueremo a sostenere don Zappolini. Il progetto di accoglienza dei richiedenti asilo lo portiamo avanti insieme: stiamo attivando un rapporto con la cooperativa che li accoglie per far fare loro dei lavori. Purtroppo quello striscione è un gesto di fascisti che hanno dei problemi con l’inclusione. Perignano ha una tradizione di accoglienza”. Anche sulla pagina Facebook di don Armando sono in tanti ad esprimere solidarietà, non solo a livello locale, visto il suo ruolo di presidente del coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza.