Curavano i problemi dentali. E lo facevano con “ossi e fusti d’erba” in modo da spingere molari e premolari dalle loro posizioni originali. Avevano, insomma, trovato un modo per tentare di trattare l’irritazione dentale. Gli uomini di Neanderthal sono stati, quindi, i primi dentisti della storia. La scoperta, pubblicata sul bollettino dell’Associazione Internazionale di Paleontologia, si deve a un team dell’università americana del Kansas, coordinato dall’antropologo David Frayer.
Gli antropologi si sono basati sulla scoperta di denti fossili che conservano le tracce di cure prestate ben 130.000 anni fa. Le scanalature, i graffi e piccole fratture nello smalto sono compatibili con un problema dentale. Il team statunitense ha analizzato quattro denti provenienti dalla mandibola sinistra di un Neanderthaliano, dove sono state individuate molte tracce di manipolazione: un premolare e un molare sono stati ‘spinti’ dalle loro posizioni originali.
Tutto indica un tentativo di cura di un’irritazione: la scoperta conferma che questi uomini “erano in grado di modificare il loro ambiente personale utilizzando strumenti”. I denti, insieme ad altri fossili, sono stati scoperti più di 100 anni fa a Krapina, in Croazia, ma riesaminati solo negli ultimi anni.
Altro che primitivi: lo studio dimostra che gli uomini di Neanderthal probabilmente erano molto più abili e raffinati di quanto si pensi. Nel sito di Krapina, Frayer nel 2015 aveva trovato gioielli fabbricati con artigli di aquila. Inoltre padroneggiavano i rudimenti della botanica e della geografia. Usavano infatti un mix di erbe come medicinali e ‘facevano i turisti’ poiché avevano mete dove si recavano abitualmente.