“Mi sembra umanamente ingiusto nei miei confronti, prima che politicamente, con tutto quello che ho fatto per Expo, essere sotto questa pressione non avendo avuto nemmeno la possibilità di leggere le carte”. Lo dice il sindaco di Milano Giuseppe Sala che per il momento non andrà a riferire in consiglio comunale sulle nuove accuse della procura generale che gli contesta la turbativa d’asta nel maxi appalto per la piastra di Expo, oltre al falso materiale e ideologico. Respinte dunque le richieste delle opposizioni che lo avrebbero voluto vedere in aula a Palazzo Marino. “La documentazione dell’indagine è composta da alcune migliaia di pagine che io non ho ancora in mio possesso – continua Sala -. Non mi sottopongo quindi a un dibattito in cui io dovrei essere tecnico. Altrimenti che ci vado a fare? Vado a dire che sono dalla parte della ragione? Non mi sembra una cosa saggia, non avendo nemmeno le carte”.