E' la prima Mini ibrida plug-in della storia del marchio inglese, da anni sotto l'egida del gruppo Bmw. E' prestazionale, grazie ai 224 cavalli complessivi del powertrain e alla trazione integrale, e al tempo stesso abbastanza parca in consumi ed emissioni. Ma soprattutto mantiene l'inconfondibile stile Mini. Il listino parte da 38 mila euro, ed è già in vendita
Il nome è sempre quello, rassicurante, di una tradizione quasi sessantennale. Ma in più è spuntata una spina. Quella da cui la nuova Mini Cooper S E Countryman All4 si infarcisce di elettroni, in ossequio di quella che alcuni chiamerebbero sensibilità ambientale, altri moda. Comunque la si veda, questa è una Mini che fa la storia: è la prima ibrida plug-in nella storia del marchio inglese, ormai sotto l’egida del gruppo Bmw.
E proprio da una Bmw, la Serie 2, questo modello mutua il proprio gruppo propulsivo: un 1.5 benzina da 136 cavalli, collocato sull’asse anteriore, coadiuvato da un’unità elettrica con batteria agli ioni di litio (ricaricabile in due ore e mezza tramite Wallbox, oppure in tre ore e un quarto da presa normale) da 88 Cv, per una potenza totale sviluppata dal sistema di 224 cavalli. Abbastanza per onorare l’appellativo di “Cooper S”, riservato alle varianti prestazionali, visto che la pratica 0-100 è sbrigata in 6,8 secondi e la velocità massima lambisce i 200 orari.
C’è poi quell’All4, sigla che si ricollega direttamente alla filosofia di Countryman: ovvero quella Mini-suv simbolo di moda dentro la moda. Una spiegazione che i più arguti avranno già colto: dal momento che le ruote posteriori e quelle anteriori sono spinte da motori diversi, trattasi di una trazione integrale elettronica, o meglio elettrificata. Perché d’accordo la performance, ma questa è un’auto che, anche se difficilmente succederà, deve cavare d’impaccio anche in situazioni non estreme ma comunque fuori dall’ordinario (leggi asfalto).
Ma veniamo all’esperienza di guida ibrida, che passa tutta per un pulsantino magico chiamato eDrive. Trattasi di selettore che miscela sapientemente le varie dosi di elettrico che “pesano” sulla trazione, attraverso tre programmi. In modalità “Auto” è il cervellone di bordo a scegliere se, come e quando far lavorare insieme il motore termico e il suo omologo a elettroni. Scegliendo “Max” invece è proprio la scossa elettrica a dare la spinta, al massimo fino ai 125 orari dopodiché entra in gioco il 1.5 tre cilindri: ma occhio, perché se se ne abusa la batteria va giù. Per salvaguardarla c’è la terza opzione, dal nome profetico di “Save Battery”: in questo caso è il motore termico, nonché i sistemi di recupero energia, a dare una mano a mantenere le batterie cariche almeno al 90%, per utilizzarle in seguito.
E poi, ci si può pure togliere lo sfizio di viaggiare in modalità elettrica pura: “per 42 chilometri“, fanno sapere gli ingegneri tedeschi, “e non oltre gli 80 km/h“. In realtà sono anche meno, considerando condizioni atmosferiche, climatizzatore, piede più o meno “pesante”, etc. Insomma, le classiche variabili che influenzano l’autonomia delle batterie.
Controindicazioni? Beh, le componenti “ibride” rubano un pò di centimetri qua e là. Al serbatoio, e soprattutto al bagagliaio: quello della Countryman d’ordinanza ha 450 litri di capienza, in questo caso invece si scende a 405. Nulla di nuovo in realtà, visto che lo spazio non è mai sato il punto forte di queste vetture. Al contrario invece del piacere di guida, quello che i tecnici hanno cercato di dare anche a questa “mosca bianca” della gamma Mini, che risulta piacevole, pronta e convincente in ogni situazione di marcia.
Al punto da immaginare che non sarà troppo difficile per la filiale italiana, nonostante un prezzo che parte da poco sopra i 38 mila euro, piazzare il contingente da 200 pezzi (all’anno) di Countryman ibride destinato al nostro Paese. Per poi magari sperare di averne qualcuna in più in futuro, visto che dopo l’Inghilterra quello italiano è il secondo mercato continentale per Mini.
MINI Cooper S E Countryman ALL4 – LA SCHEDA
Il modello: si tratta della versione ibrida plug-in della Countryman, la variante sport utility della Mini. E’ una vettura “storica”, perché è la prima hybrid con la spina del marchio inglese
Dimensioni: lunghezza 4,3 m, larghezza 1,82 m, altezza 1,56 m
Motori: 1.5 benzina tre cilindri da 136 Cv e unità elettrica da 88 Cv
Consumi omologati nel ciclo UE: da 2,1 a 2,3 litri per 100 chilometri
Emissioni di CO2: da 49 a 52 g/km
Prezzo: a partire da 38.050 euro
Ci piace: lo stile e la personalità, insieme alle buone doti dinamiche
Non ci piace: il poco spazio a disposizione nel bagagliaio