Cronaca

Calabria, ex commissario di Bagnara arrestato per violenza sessuale e tentata concussione su tre donne

Su richiesta della Procura della Repubblica, il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Antonio Contarino, viceprefetto in servizio attivo in attesa di conferimento. I fatti risalgono a settembre 2015 e cioè quando Contarino era presidente della Commissione straordinaria per la provvisoria gestione del Comune sciolto per mafia

Un viceprefetto è stato arrestato dai carabinieri di Reggio Calabria con l’accusa di violenza sessuale e tentata concussione nei confronti di tre donne. Su richiesta della Procura della Repubblica, il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Antonio Contarino, viceprefetto in servizio attivo in attesa di conferimento.

Fino a pochi mesi fa era il commissario prefettizio del comune di Bagnara che era stato sciolto per infiltrazione mafiosa. I fatti risalgono a settembre 2015 e cioè quando Contarino era presidente della Commissione straordinaria per la provvisoria gestione del Comune. Stando alle indagini dei carabinieri, proprio in tale veste, all’interno del proprio ufficio, il viceprefetto aveva ricevuto due donne che si erano rivolte a lui per ottenere un sussidio al quale avevano diritto, in quanto versavano in una precaria condizione economica familiare. Due episodi distinti nei quali, secondo le indagini della procura, Contarino avrebbe tenuto lo stesso atteggiamento. Il dirigente, infatti, dopo averle rassicurate circa il soddisfacimento delle proprie richieste, le accompagnava verso l’uscita palpeggiandole prima sul seno e poi sul basso ventre.

Il terzo episodio contestato al viceprefetto avvenne quando l’arrestato si recò a riscuotere il canone d’affitto presso uno studio professionale in un immobile di sua proprietà. In quell’occasione, approfittando del fatto che la sua inquilina si girava di schiena per prendere la somma di denaro dovuta, si avvinghiò palpandole il seno. La donna, però, aveva reagì e, dopo avergli dato uno schiaffo, lo cacciò fuori dallo studio.Dopo alcuni mesi di indagine, il gip ha accolto la richiesta formulata dalla procura ordinando l’arresto per il viceprefetto, che si trova ai domiciliari nella sua abitazione.