“Noi del Pd dobbiamo parlare di vaccini, di scuola, di cultura. E andremo a discutere nel merito con tutti, anche coi genitori che non vogliono vaccinare i figli. E diremo che siamo orgogliosi di fare un pezzo di strada con persone che vengono dal mondo della società civile che si contrasta alla società incivile, perché una società che non fa vaccinare i bambini è una società incivile“. Così il leader dem, Matteo Renzi, si pronuncia sulla obbligatorietà dei vaccini, intervenendo al Forum Nazionale dei circoli di partito a Milano. E non sono mancate le occasioni in cui il segretario del Pd si è tolto i sassolini dalla scarpa contro le correnti interne avverse e contro il M5S. Renzi, oltre a invocare “un vaccino contro le bufale, la miopia, la stupidità, le falsità”, ha sottolineato, rivolgendosi ironicamente al professor Roberto Burioni, ospite dell’evento: “C’è un virus per cui non c’è vaccino: il virus dell’autodistruzione della sinistra. Nei 15 giorni successivi alle primarie del Pd, i sondaggi hanno iniziato ad andare bene: 31-32%. Allora è partita immediatamente la politica interna. Ma parliamoci chiaramente: ormai ci siamo abituati. Venghino, signori, venghino. Prego, accomodatevi. Io ho passato il primo semestre del 2017 a cercare di capire chi fabbrica prove false su di me e sulla mia famiglia, figuratevi se è un problema se parte una discussione interna. Noi siamo sorridenti e tranquilli. Il punto, però” – ha continuato – “è che questo attacco è contro il Pd, non contro di me. Attacchi cioè l’unica diga che c’è in Italia contro i populisti, una realtà che sia da destra sia da sinistra non è in grado di rispondere alle esigenze della gente. E chi immagina di fare il centrosinistra senza il Pd vince il Premio Nobel della fantasia. Non ho nostalgia dei tavoloni dell’Unione con 12 sigle di alleanze e litigavano dalla mattina alla sera. Con quel meccanismo lì l’Italia si è fermata e io voglio andare avanti. Aveva ragione Veltroni quando diceva che non stiamo contro Berlusconi, ma stiamo insieme per una idea di Paese”. Poi la stoccata al M5S: “Noi siamo nel tempo delle falsità. Ma c’è una verità che non ha paura delle scie chimiche e dei falsi allunaggi. Una verità che pensa che nel Mediterraneo ci siano i migranti e non le sirene, come ha detto una deputata del M5S. Tocca a noi del Pd separare il segnale dal rumore. Non possiamo stare a inseguirli su ogni polemica, su ogni discussione, su ogni critica”