“Renzi? Uno dei dati gravi della situazione italiana è che ormai da qualche anno si vota pro o contro lui. Renzi, che è un uomo intelligente, dinamico, attento alle cose, dovrebbe riflettere su questo. Credo anche che sarebbe molto apprezzato dalla società civile se facesse un passo indietro e candidasse come presidente del Consiglio Paolo Gentiloni“. Sono le parole dell’ex presidente della Camera, Luciano Violante, intervistato da Walter Vecellio per Radio Radicale. L’esponente del Pd, che dichiara di aver votato Andrea Orlando alle primarie dem, analizza la crisi della politica italiana. E non è tenero col leader del Pd, definito “personalità politica importante divisiva”: “Si deve riflettere sul ruolo dell’attuale presidente del Consiglio. Se sta facendo bene, qualcuno mi deve spiegare perché non può fare il candidato alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni. La sinistra perse la città di Roma dopo il passaggio al Campidoglio Rutelli-Veltroni-Rutelli e la gente si scocciò. Temo che questa volta possa accadere la stessa cosa. Se un presidente del Consiglio sta facendo bene, in nessun Paese quel presidente viene messo da parte solo perché ciò non risponde ad una certa logica di potere politico. E il Pd, ma non solo, deve riflettere su questo. Anche Renzi deve porsi in questa ottica. Peraltro” – continua – “lui alcuni problemi li ha affrontati positivamente, come i diritti delle persone omosessuali e altre questioni di diritti civili, però ci sono questioni sociali, non individuali, che vanno risolte, come la mancanza di lavoro. Io ho fiducia nel fatto che chi ha commesso errori, ma ha fatto anche delle cose positive, rifletta sul futuro e sulla sua giovane età”. “Chissà se Renzi è d’accordo con questa sua proposta”, commenta Vecellio. “Probabilmente no”, risponde, sorridendo, Violante. L’ex parlamentare poi si sofferma sugli altri partiti: “La politica è una professione, non può essere un fatto di dilettanti. Il problema è che chiunque stia fuori ritiene di poter far meglio di chi è dentro la politica. Io seguo molto le attività parlamentari e vedo che in questo Parlamento, in tutto l’arco, dal M5S a Fratelli d’Italia, ci sono politici che hanno capacità, serietà, intelligenza. Il problema è che non fanno casino e quindi non vengono considerati dai mezzi di comunicazione. Vengono preferiti quelli che tirano su un cartello o svillaneggiano un collega. Spesso i politici bravi non emergono perché i capi dei partiti non li fanno emergere“. E aggiunge: “Un leader di partito sceglie spesso la classe dirigente con il meccanismo della somiglianza. Non mi riferisco solo a Renzi, ma a tutti i partiti, dalla Lega a Forza Italia. Manca un setaccio, un processo di selezione della classe dirigente. Oggi questa selezione è basata sul meccanismo della somiglianza col leader”. Poi sottolinea: “Bisogna porre un argine alle trasmigrazioni parlamentari da un gruppo all’altro. E’ sufficiente stabilire che, se esci da un gruppo parlamentare, non puoi entrare in un altro, ma sei solo. O se entri in un altro gruppo, come il Gruppo Misto, non godi di nessun beneficio”. Violante si pronuncia anche su Virginia Raggi: ” Ho rispetto per la sindaca di Roma, la situazione della Capitale è talmente difficile che neppure Padre Pio ce la farebbe a rimettere in piedi la città. Certo, da un sindaco ci aspetteremmo qualcosa in più. Basti pensare che due terzi delle sue delibere riguardano lo spostamento del personale. Il Papa? I problemi della società sono più evidenziati da lui che dai dirigenti politici“