Nonostante le centinaia di postazioni per i videogiocatori amatoriali, l’attenzione mediatica era tutta concentrata sui due eventi maggiori del DreamHack: il Mid-Season Brawl (il mondiale di metà stagione) di Heroes of the Storm, il MOBA di casa Blizzard, e il DH Open di Counter-Strike: GO, l’FPS di casa Valve.

Due eventi che hanno monopolizzato il pubblico presente, accorso per seguire e sostenere le migliori squadre al mondo nei rispettivi titoli, con un occhio di riguardo ai “padroni di casa”, i Fnatic. L’organizzazione in realtà è europea ed ha la propria base a Londra, ma i giocatori dei due team che la rappresentavano erano quasi tutti svedesi, diventando immediatamente gli idoli del pubblico di casa che li ha spinti e sostenuti in entrambe le competizioni verso la finale.

Un tifo sfrenato quello per Breez, Smexystyle, Quackniix, scHwimpi e Wubby che su Heroes of the Storm ha portato loro fortuna nella vittoria finale sui Dignitas, in un derby tutto europeo, che li ha consacrati campioni del mondo. Il Mid-Seasonal Brawl è stato un torneo dal profondo carattere storico che ha segnato indelebilmente la scena competitiva di Heroes: per la prima volta in due anni nessuna squadra coreana ha raggiunto la finale. Un evento da notizia in prima pagina per un titolo esport da sempre dominato dai giocatori di Seul. Eppure questa volta L5 e MVP Black, le due formazioni coreane, sono state entrambe messe in riga dalle due squadre europee in una cornice resa fantastica dal calore del pubblico e dall’alto livello di produzione della Blizzard che non ha assolutamente badato a spese per dare vita al suo primo mondiale di Heroes svolto al difuori del Blizzcon. Giù il cappello.

Su Counter Strike:GO la sfida ha invece visto confrontarsi i “padroni di casa” dei Fnatic, guidati dall’intramontabile Olofmeister, e gli SK Gaming, società europea con team di soli giocaotri brasiliani. Apparentemente, oltre al calcio, carioca e paulisti sono dei fenomeni anche a mirare con mouse e tastiera. L’ex compagine dei Luminosity, dominatrice per tutto il 2016, saltuariamente interrotta proprio dai Fnatic, questa volta si è imposta in casa dell’acerrimo rivale al termine di una finale vista da circa 2000 spettatori in loco, oltre alle centinaia di migliaia che hanno seguito in tempo reale la telecronaca su Twitch confermando CS:GO come uno dei titoli esports più seguiti.

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