Il Movimento 5 stelle ha scelto in rete i 62 candidati consiglieri (657 erano gli aspiranti) per l’Assemblea regionale siciliana. I nomi saranno resi noti nelle prossime ore (alle 19 si sono chiuse le urne online) e c’è già la prima polemica: tra i nomi in corsa si è presentato anche Giacomo Sampieri, ex manager dell’ospedale Villa Sofia di Palermo sotto processo per truffa, insieme al medico Matteo Tutino. Dopo le polemiche è intervenuto uno dei favoriti, il deputato regionale Giancarlo Cancelleri e ha spiegato che se fosse scelto sarebbe subito rimosso dalla lista dopo la votazione: “Chiunque sia iscritto al M5s”, ha spiegato, “può scegliere di partecipare alle Regionarie. Fra i requisiti richiesti c’era la consegna del certificato penale e dei carichi pendenti ma la bellezza di questo metodo è proprio che se dichiari il falso vieni immediatamente sbugiardato. Sampieri è certamente tra i candidati ma non ha i requisiti per esserlo”.
Fra i candidati risulta esserci anche Valerio D’Antoni, uno dei collaboratori più stretti del candidato a sindaco di Palermo Ugo Forello. Lui però ha smentito di essere in corsa e, sul suo profilo Facebook, ha scritto di essere “erroneamente” tra i candidati del Movimento per le elezioni regionali. “Valerio aveva mandato una mail di ritiro della sua candidatura ma per qualche disguido, probabilmente un indirizzo sbagliato, non è arrivata”.
La selezione on line, aperta oggi alle 10 sulla piattaforma Rousseau, si è chiusa alle 19. Il candidato governatore del M5S, invece, sarà scelto con un secondo step. Ai 62 candidati che andranno a comporre la lista, infatti, sarà, in una seconda fase, inviata un’altra comunicazione nella quale si chiederà se intende partecipare alla selezione interna del M5s per scelta del candidato governatore. La votazione si terrà l’8 e il 9 luglio. E ad annunciare il nome sarà proprio Beppe Grillo, nel corso della kermesse dei 5 stelle di domenica prossima a Palermo con Davide Casaleggio e Luigi Di Maio.
Le regole per poter partecipare alle regionarie in Sicilia sono: niente tessere di partito, non aver svolto più di un mandato elettivo, non essersi candidati a competizioni elettorali con altri partiti, movimenti o liste civiche dal 4 ottobre 2009 – data di nascita del M5s – in poi, essersi iscritti al Movimento in data anteriore al 1 luglio 2016; non aver riportato condanne né avere carichi pendenti o procedimenti in corso, né sanzioni disciplinari ‘emesse’ dal collegio dei probiviri, né procedimenti in corso o in fase di valutazione da parte del medesimo collegio.