Il comico, morto lunedì, aveva 84 anni. Anche molti politici per l'ultimo saluto all'attore: dal ministro della Cultura Franceschini al leader M5s Grillo
È il giorno dei funerali laici di Paolo Villaggio, morto lunedì a 84 anni. Il feretro è arrivato in Campidoglio, dove è stata allestita la camera ardente, nella sala della Protomoteca. Tanti i curiosi e gli ammiratori già in fila per rendere omaggio all’attore genovese. Presenti i familiari, tra cui il figlio Pierfrancesco, che ai giornalisti ha detto: “Tutto questo gli sarebbe piaciuto ne sarebbe felicissimo”. Poi ha aggiunto: “Lui mi ha sempre detto: la vera sfortuna sarebbe morire durante i mondiali perché non mi si fila nessuno”. A rendere omaggio all’attore anche Beppe Grillo e Davide Casaleggio, che hanno voluto fare le condoglianze di persona ai familiari, ma sfuggendo ai giornalisti. Beppe Grillo “è stato gentile, mi ha detto che gli dispiace. Io gli ho detto ‘mi raccomando confido in voi’. Anche a mio padre piacevano i 5 Stelle“, ha detto ai cronisti dopo la visita Pierfrancesco Villaggio, figlio dell’attore Paolo.
Presente anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. “Un grande intellettuale – ha detto -. Naturalmente tutti noi lo ricordiamo per le grandi interpretazioni di Fantozzi ma in realtà Villaggio è stato molte cose e si può definire veramente un grande intellettuale. Ci sono personaggi comici che ci fanno ridere e ci sono quelli che entrano nelle nostre vite individuali e collettive. Villaggio è entrato in modo ironico e intelligente nelle nostre vite e sta entrando anche nelle vite delle nuove generazioni. Questo segna la grandezza del personaggio”.
Per il ministro “la maschera di Fantozzi è sempre attuale, basta rivedere un film e si capisce che è attualissima”, sottolineando che il suo film preferito è “il primo Fantozzi”. Alle 18.30 si terrà nel Teatro all’aperto della Casa del Cinema di Roma una cerimonia laica per l’ultimo saluto all’artista.