Il disegno di legge per tutelare gli orfani dei femminicidi dovrà aspettare ancora perché “nel testo si fa riferimento anche ai figli delle Unioni civili“. O meglio gli orfani per i senatori di Forza Italia, Lega Nord e Gal (gruppo di centrodestra) non sono tutti uguali. Francesco Nitto Palma, Tito Di Maggio, Giacomo Caliendo, Carlo Giovanardi, Erika Stefani e Franco Cardiello hanno infatti deciso di opporsi alla velocizzazione dei tempi del provvedimento con l’approvazione, già in commissione Giustizia del Senato (in sede deliberante e cioè senza passare dall’Aula). “Si tenta di fa rientrare dalla finestra un tema ancora caldo e soprattutto già affrontato in altra sede”, hanno detto per giustificarsi.
Proprio ieri il presidente Piero Grasso aveva finito di dire che “il Parlamento deve al più presto concludere l’iter di questo ddl che introdurrebbe alcune misure – penso ad esempio alla previsione di un’adeguata assistenza medico-psicologica e alla creazione di borse di studio – che rappresenterebbero un importante passo in avanti”. Il disegno di legge (a prima firma Roberto Capelli, del Campo Progressista di Giuliano Pisapia) era stato approvato dalla Camera all’unanimità.
“Stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Fi – il commento di Maria Elena Boschi – negando la sede deliberante per la legge, allunga i tempi per approvarla e mette a rischio il risultato finale”, ha spiegato la sottosegretaria la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, che ha la delega alle Pari Opportunità, augurandosi “che i deputati e le deputate di Fi, a cominciare dalle ex ministre Carfagna e Prestigiacomo, facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato”. “Perché – domanda Boschi – rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile”.
Una decisione “grave, crudele e senza alcuna ragione obiettiva, visto che non è stata neanche svolta la discussione generale” hanno commentato i senatori del Pd in commissione, dal capogruppo Pd Giuseppe Lumia a Monica Cirinnà. Per i senatori democratici è “incomprensibile il perché non bisognerebbe rafforzare le tutele per quei minori che sono rimasti orfani in seguito a crimini domestici. Si tratta di bambini che hanno, nella maggior parte dei casi, la madre morta e il padre in carcere accusato di omicidio: cosa si deve attendere per tutelarli? Il presidente Grasso, proprio per la delicatezza e urgenza della materia, aveva assegnato al ddl un iter agevolato e le stesse parlamentari di Forza Italia della Camera avevano fatto un appello affinché il Senato approvasse rapidamente il provvedimento”.
Il senatore ed ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma (Forza Italia) si dice “seccato dalle continue demagogiche strumentalizzazioni operate da una certa frangia del Pd. Il provvedimento sugli orfani dei crimini domestici è a mio avviso pieno di errori tecnici i quali necessitano di un confronto ampio. La deliberante presuppone la convergenza dei vari gruppi politici e davvero in commissione Giustizia, almeno negli ultimi tempi, il confronto è stato azzerato sulla sola logica dei numeri”. Nelle scorse ore però, le stesse deputate azzurre in una nota (Mara Carfagna, Deborah Bergamini, Elena Centemero, Stefania Prestigiacomo, Lorena Milanato) avevano diffuso una nota in cui chiedevano più rapidità: “Auspichiamo”, si leggeva, “che la commissione giustizia del Senato proceda ad una rapida approvazione della legge. La legge licenziata dalla Camera il 1 marzo non è certamente quella che avremmo voluto e per cui ci siamo battuti, ma contiene misure importanti introdotte grazie al lavoro di Forza Italia”.
Gli ultimi dati diffusi in materia sono dell’associazione Dire (Donne in rete contro la violenza). In soli 6 mesi del 2017, il femminicidio di 48 donne ha causato anche 30 nuovi orfani che si vanno a sommare agli oltre 1600 stimati dal 2000. Secondo Dire, il disegno di legge in discussione al Senato “è un segnale di civiltà nella direzione delle disposizioni europee”. “Lo Stato deve riconoscere che questi bambini e ragazzi sono speciali, hanno bisogni speciali, vivono circostanze speciali e per questo la legge è un segnale di civiltà nella direzione delle disposizioni europee”.
Diritti
Ddl orfani femminicidio, il centrodestra vota no all’ok immediato in commissione: “Inserisce figli delle unioni civili”
"Si tenta di far entrare dalla finestra un tema ancora caldo" e soprattutto "già affrontato in altra sede", si sono giustificati i parlamentari che hanno posto il veto in commissione Giustizia. Solo ieri il presidente Grasso aveva auspicato un iter rapido della legge. Sottosegretaria Boschi: "Sono stupita, le ex ministre Carfagna e Prestigiacomo facciano cambiare idea ai loro colleghi"
Il disegno di legge per tutelare gli orfani dei femminicidi dovrà aspettare ancora perché “nel testo si fa riferimento anche ai figli delle Unioni civili“. O meglio gli orfani per i senatori di Forza Italia, Lega Nord e Gal (gruppo di centrodestra) non sono tutti uguali. Francesco Nitto Palma, Tito Di Maggio, Giacomo Caliendo, Carlo Giovanardi, Erika Stefani e Franco Cardiello hanno infatti deciso di opporsi alla velocizzazione dei tempi del provvedimento con l’approvazione, già in commissione Giustizia del Senato (in sede deliberante e cioè senza passare dall’Aula). “Si tenta di fa rientrare dalla finestra un tema ancora caldo e soprattutto già affrontato in altra sede”, hanno detto per giustificarsi.
Proprio ieri il presidente Piero Grasso aveva finito di dire che “il Parlamento deve al più presto concludere l’iter di questo ddl che introdurrebbe alcune misure – penso ad esempio alla previsione di un’adeguata assistenza medico-psicologica e alla creazione di borse di studio – che rappresenterebbero un importante passo in avanti”. Il disegno di legge (a prima firma Roberto Capelli, del Campo Progressista di Giuliano Pisapia) era stato approvato dalla Camera all’unanimità.
“Stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Fi – il commento di Maria Elena Boschi – negando la sede deliberante per la legge, allunga i tempi per approvarla e mette a rischio il risultato finale”, ha spiegato la sottosegretaria la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, che ha la delega alle Pari Opportunità, augurandosi “che i deputati e le deputate di Fi, a cominciare dalle ex ministre Carfagna e Prestigiacomo, facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato”. “Perché – domanda Boschi – rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile”.
Una decisione “grave, crudele e senza alcuna ragione obiettiva, visto che non è stata neanche svolta la discussione generale” hanno commentato i senatori del Pd in commissione, dal capogruppo Pd Giuseppe Lumia a Monica Cirinnà. Per i senatori democratici è “incomprensibile il perché non bisognerebbe rafforzare le tutele per quei minori che sono rimasti orfani in seguito a crimini domestici. Si tratta di bambini che hanno, nella maggior parte dei casi, la madre morta e il padre in carcere accusato di omicidio: cosa si deve attendere per tutelarli? Il presidente Grasso, proprio per la delicatezza e urgenza della materia, aveva assegnato al ddl un iter agevolato e le stesse parlamentari di Forza Italia della Camera avevano fatto un appello affinché il Senato approvasse rapidamente il provvedimento”.
Il senatore ed ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma (Forza Italia) si dice “seccato dalle continue demagogiche strumentalizzazioni operate da una certa frangia del Pd. Il provvedimento sugli orfani dei crimini domestici è a mio avviso pieno di errori tecnici i quali necessitano di un confronto ampio. La deliberante presuppone la convergenza dei vari gruppi politici e davvero in commissione Giustizia, almeno negli ultimi tempi, il confronto è stato azzerato sulla sola logica dei numeri”. Nelle scorse ore però, le stesse deputate azzurre in una nota (Mara Carfagna, Deborah Bergamini, Elena Centemero, Stefania Prestigiacomo, Lorena Milanato) avevano diffuso una nota in cui chiedevano più rapidità: “Auspichiamo”, si leggeva, “che la commissione giustizia del Senato proceda ad una rapida approvazione della legge. La legge licenziata dalla Camera il 1 marzo non è certamente quella che avremmo voluto e per cui ci siamo battuti, ma contiene misure importanti introdotte grazie al lavoro di Forza Italia”.
Gli ultimi dati diffusi in materia sono dell’associazione Dire (Donne in rete contro la violenza). In soli 6 mesi del 2017, il femminicidio di 48 donne ha causato anche 30 nuovi orfani che si vanno a sommare agli oltre 1600 stimati dal 2000. Secondo Dire, il disegno di legge in discussione al Senato “è un segnale di civiltà nella direzione delle disposizioni europee”. “Lo Stato deve riconoscere che questi bambini e ragazzi sono speciali, hanno bisogni speciali, vivono circostanze speciali e per questo la legge è un segnale di civiltà nella direzione delle disposizioni europee”.
Il potere dei segreti
di Marco Lillo 12€ AcquistaArticolo Precedente
Reato di tortura, legge confusa e ‘temperata’. Ma è un passo avanti utile
Articolo Successivo
Dj Fabo, atti alla Consulta o archiviazione: il gip decide entro una settimana
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Papa Francesco, la Sala stampa del Vaticano diffonde la prima foto dal giorno del ricovero. L’Angelus: “Sto affrontando periodo di prova”
Mondo
Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev”. Zelensky cambia il capo di Stato Maggiore e annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
Mondo
Israele, Netanyahu licenzia il capo dei servizi interni: “Mancanza di fiducia”. Ma lui: “Ragioni politiche”
Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.